PROCESSO SCHEGGIA: CHIESTE LE REGISTRAZIONI DEL PENTITO. RINVIATA TESTIMONIANZA DI RICCARDO

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Agostino Riccardo
Agostino Riccardo

Processo Scheggia: udienza interlocutoria per il procedimento che vede sul banco degli imputati Gina Cetrone e il Clan Di Silvio

Si è svolto nel pomeriggio di oggi, 5 marzo, il processo che vede alla sbarra l’ex consigliera regionale del Pdl Gina Cetrone e tre appartenenti del Clan Di Silvio, Armando detto Lallà e i figli Samuele e Gianluca.

Ad essere interrogato un poliziotto della Squadra Mobile di Latina che ha ripercorso, citando tabulati telefonici, intercettazioni e localizzazioni delle celle di un anno di indagine. Era l’anno 2016 quando la Polizia si era concentrata sull’attività (nel campo della vetreria) di Cetrone e dell’ex marito Umberto Pagliaroli (anche lui sul banco degli imputati) e a seguire sulla campagna elettorale della ex esponente del centrodestra nell’ambito della Comunali di Terracina.

Come noto, a vario titolo, gli imputati sono accusati di estorsioneatti di illecita concorrenza e violenza privata, più gli illeciti connessi alle amministrative di Terracina 2016, aggravati dal metodo mafioso.

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Il poliziotto interrogato dal Pm Luigia Spinelli ha dovuto citare una lunghissima serie di telefonate e numeri telefonici che dimostrano, secondo gli investigatori, i contatti avuti da Gina Cetrone con gli allora affiliati al Clan Di Silvio, oggi collaboratori di giustizia, Agostino Riccardo e Renato Puglese, e uno dei figli di Lallà, Samuele Di Silvio. Telefonate, ha specificato il poliziotto, sia in entrata che in uscita.

Il collegio difensivo ha eccepito su un punto preciso: in particolare, secondo l’avvocato Lorenzo Magnarelli, che difende Gina Cetrone, non ci sono le copie scritte del materiale (ben 12 allegati e un diagramma per orientarsi sulle numerose telefonate intercorse tra gli imputati) su cui si basava la testimonianza odierna del poliziotto della Mobile. Inoltre, l’avvocato Magnarelli ha richiesto le registrazioni telefoniche del pentito Riccardo reiterando nell’udienza odierna un’istanza che aveva già inoltrato alla Procura/DDA. Altro punto emerso, durante il contro-esame del poliziotto della Mobile, è stato un elemento che, ad oggi, risulta non ancora chiaro ma sul quale la difesa punterebbe: una delle due vittime di estorsione (per la seconda estorsione ad essere imputato c’è solo Pagliaroli) avrebbe già conosciuto Riccardo prima di venire a contatto con l’ex consigliera regionale.

Al di là della dialettica interna tra accusa e difesa, in un processo che comunque è alle battute iniziali e che rappresenta, ad ora, l’unico che vede imputato un esponente politico unitamente ad appartenenti al Clan Di Silvio, il momento clou atteso da tutti in Aula è stato rinviato alla prossima udienza che si terrà il prossimo 13 aprile alle 14,30 presso il Tribunale di Latina.

Quel giorno sarà ascoltato il pentito Agostino Riccardo. La sua testimonianza, oggi, è stata rinviata dal Presidente del collegio Francesco Valentini poiché l’escussione dell’Agente della Squadra Mobile si è prolungata più del previsto. A margine dell’udienza, va segnalato che il collegio difensivo ha chiesto la controprova delle intercettazioni acquisite dagli investigatori. Per tale motivo verrà chiamato un esperto tecnico

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