DAINI AL CIRCEO, LE ASSOCIAZIONI CONTESTANO I BANDI PER LE ADOZIONI

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Daini al Parco Nazionale del Circeo: diverse associazioni contrarie al piano di gestione del Parco commentano i bandi dell’Ente Parco

“Alcune delle principali Associazioni che difendono i diritti degli animali – rilancia Piero Vigorelli, giornalista e attuale consigliere comunale di Ponza – hanno condiviso una netta presa di posizione contro le scelte del Parco del Circeo e la programmata uccisione di oltre un migliaio di daini”.

Tra le associazioni che contestano i bandi si trovano ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali), Gaia Animali&Ambiente (che l’anno scorso ha promosso il convegno a Montecitorio a difesa dei daini), Animal Aid Italia, Arcamica Onlus, Earth (Associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali), AM.AN.T. Odv (la Consulta per gli animali di Forza Italia) e LNDC (Lega Italiana a difesa del cane e degli altri animali)..

“I Daini del Circeo sono a rischio vita – scrivono in una nota congiunta – Sono stati recentemente pubblicati tre bandi che riguardano la cessione di questi animali, prevedendo però, oltre all’adozione da parte di enti e associazioni, anche la traslocazione in aziende alimentari o faunistiche venatorie.

Anche se apprezziamo l’apertura del Parco Nazionale del Circeo per la teorica possibilità di adozione dei Daini, ravvisiamo che non vi è alcuna priorità o prelazione alle adozioni e a soluzioni non cruente. Inoltre, siamo fortemente preoccupati per i numerosi paletti imposti proprio a chi vuole salvare gli animali, che però non sono previsti per le aziende alimentari o faunistiche venatorie, dove i cacciatori potranno divertirsi a sparare a queste creature.

Secondo le associazioni firmatarie, tra le richieste per chi adotta, vi è la creazione di un cordolo di cemento lungo chilometri per circondare l’area in cui dovrebbero stare i Daini, che è ovviabile semplicemente con una buona rete elettrosaldata. Dubitiamo che aziende faunistiche venatorie abbiano tali strutture. D’altro canto non le ha neppure il Parco Nazionale del Circeo che, al contrario, ha recinzioni fatiscenti che consentono ai Daini – ma non solo – di attraversare le strade e che necessiterebbero di essere riparate.

Altra preoccupazione è rappresentata dai tempi ristretti per partecipare al bando. Siamo perfettamente consapevoli che i daini non sono “Bambi”, così come tutta la fauna selvatica non è quella rappresentata nei cartoni animati e favole, e siamo altresì consapevoli che la loro gestione non può essere improvvisata e deve garantire alcuni standard, – ad esempio impedire la fuga e la riproduzione.

Proprio per questo, occorre più tempo (che ora scade il 7 aprile). Non vorremmo veramente che enti e associazioni che possono ospitare gli esemplari, siano costretti a rinunciarvi, consentendo il via libera alle uccisioni degli animali.

Le associazioni lanciano un pubblico appello sia al Presidente del Parco, già dimostratosi sensibile al tema, sia al Ministero dell’Ambiente. “Mentre si stanno valutando anche azioni legali, chiediamo subito che sia data assoluta precedenza alla salvaguardia della vita degli animali, e chiediamo che sia presa in considerazione anche la possibilità che il Parco stesso, in una zona delimitata, possa tenere i Daini sterilizzando le femmine, in modo da impedire ogni riproduzione.

La responsabilità di una decennale mancata gestione di questi animali, è dell’ente Parco. Occorre collaborare, e non condannare a morte i Daini, facendo pagare loro il prezzo di inadempienze e errori umani”.

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