Al via i lavori nell’ex chiesa di Sant’Antonio Abate di Fondi: “Progetto funzionale nel rispetto della storia“
Una pensilina per piccoli eventi con una platea da 50 posti, aiuole, un bar, l’abbattimento delle barriere architettoniche e il restauro della facciata: nuovi elementi per valorizzare il sito senza stravolgere il contesto.
Stanno per partire i lavori di recupero dell’area un tempo occupata dalla chiesa di Sant’Antonio Abate, distrutta da eventi bellici e fino ad oggi scarsamente utilizzata.
Ad annunciarlo il sindaco Beniamino Maschietto e l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ciccarelli che contano di consegnare alla città il sito completamente rinnovato entro la prossima estate.
La struttura è pensata per esprimere il suo massimo potenziale soprattutto durante la calda stagione.
Nell’area in questione sorgeranno infatti un piccolo palco con pensilina, una zona dedicata alla platea con una capienza di 50 persone (che potranno assistere ad eventi en plein air e sotto le stelle), un locale adibito a bar con posti esterni, aiuole mediterranee e una passerella che renderà agevole l’accesso a carrozzelle e passeggini.
“Il progetto – spiegano il sindaco Beniamino Maschietto e l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ciccarelli – è stato realizzato dall’architetto Remo Bozza. Il costo di realizzazione, che ammonta a 200mila euro, è interamente coperto da un finanziamento regionale. È stata già individuata la ditta motivo per cui, meteo permettendo, il cantiere partirà a giorni. Il recupero è pensato per rendere l’area il più funzionale possibile, nel rispetto del contesto storico. Non verranno quindi intaccate le mura della ex chiesa ma, anzi, alcuni elementi progettuali consentiranno di richiamare la funzione originaria della struttura“.
Il bar, per esempio, sarà in urban style così da evitare tracce, e quindi danni, sulle pareti esistenti, la pavimentazione, invece, sarà realizzata mediante una pedana, facilmente smontabile e agevole per il passaggio dell’impiantistica.
Per quanto riguarda la pensilina, l’attuale struttura in legno sarà rimpiazzata con un equivalente, più solido, funzionale e realizzato da un artigiano locale; l’utilizzo di pannelli colorati in plexiglass, invece, creerà un gioco di luci che, concettualmente, si propone di richiamare, dal punto di vista cromatico e funzionale, l’antico rosone della preesistente chiesa.
Particolare cura, con un restauro a regola d’arte, sarà dedicata alla facciata: continueranno ad essere visibili i segni delle ex navate della struttura sacra risalente al XIV secolo ma la parete, punto d’accesso del bar, sarà riqualificata e messa in sicurezza.
Oltre alla rimozione delle attuali barriere architettoniche e alla costruzione ex novo di servizi igienici, saranno infine realizzati quattro posti auto di cui uno per i disabili.