Concorso Asl: è di ieri la pubblicazione dei risultati della prova pratica propedeutica alla prova orale sul sito dell’Azienda Sanitaria di Latina
La scorsa settimana vi avevamo parlato, facendo più di un nome, del concorso diventato osservato speciale: quello, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di 70 posti di Assistente Amministrativo categoria C, indetto in forma aggregata tra Asl di Frosinone, Latina, Viterbo e ASL Roma3.
Un concorso finito sotto la lente della Guardia di Finanza per via del fatto che, tra gli ammessi alla prova pratica, c’erano figli di dipendenti e dirigenti Asl, più qualche compagna, persona legata a politico locale e persino consiglieri comunali. Un fatto che non costituisce reato, va detto, e che, inoltre, non rappresenta un comportamento inopportuno. Chiunque può partecipare a un concorso pubblico, anche se si tratta di un figlio di un dirigente o politico locale, o di persona legata a loro per lavoro o parentela.
Tuttavia, a rendere questo concorso meritevole di attenzione, non sul lato penale, ma su quello dei comportamenti e delle dinamiche di questa provincia, c’è il fatto che alcuni di quelli legati a dirigenti, dipendenti (alcuni proprio dell’Uoc Reclutamento Asl), politici, avevano preso il massimo punteggio alla prova scritta propedeutica alla prova pratica che si è svolta il 5 gennaio e i cui esiti sono stati pubblicati ieri 18 gennaio (leggili qui). Un’evidenza che, per amor di verità, aveva trovato anche qualche eccezione: alcuni dei nomi non avevano neanche raggiunto il massimo punteggio alla prova scritta.
Tra i nomi citati nell’articolo di Latina Tu (leggilo al link di seguito), e tra quelli in qualche modo riconducibili alla politica, sono fioccati i 20, ossia il punteggio massimo previsto dalla prova pratica e tutti sono stati ammessi alla prova orale (quella ultima) fissata tra l’8 e il 12 febbraio prossimi. Ribadiamolo: saranno i più bravi, ma il dovere di osservare è anche quello sacrosanto in un Paese e in una provincia dove troppo spesso l’agenda delle priorità politiche, economiche e sociali è dettata da pochissimi. E dove il pluralismo delle informazioni è balbettante se non assente.
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Da notare, infine, che dopo il palesarsi del caso, il dottor Rainone, coordinatore delle attività connesse al Reclutamento del personale, ha cercato di sopire e troncare qualsiasi tipo di eventuale scorrettezza del concorso iniziato tra il 28 e il 30 dicembre. Legittimo e comprensibile dal suo punto di vista, ma a far ancor più rumore c’è il fatto, altrettanto evidente, che né dalla massima dirigenza Asl né dalla politica, soprattutto regionale (quella con competenza sulla sanità), si è levato un sibilo. Tutti zitti, sperando che, come ha scritto il quotidiano locale della provincia di Latina, sminuendo la portata della notizia, sia solo un polverone.