RIO MARTINO: IL CONSORZIO NAUTICO RICORRE AL TAR CONTRO I “SILENZI” DEL COMUNE

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Affidamento Rio Martino: il Consorzio Nautico Borgo Grappa ha presentato ricorso al Tar contro il Comune per il silenzio in adempimento dell’Ente

Il Consorzio, ad aprile 2019, aveva chiesto al Comune di Latina la concessione demaniale per un punto di approdo in via provvisoria (lato Latina), fino al completamento definitivo del progetto “Porto Canale di Rio Martino”, impegnandosi alla realizzazione e manutenzione di strutture amovibili per rendere funzionale l’area (leggi al link di seguito approfondimento di Latina Tu).

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Sembrava tutto pronto tra una conferenza dei servizi in Provincia conclusa positivamente, una legge regionale mutata a febbraio 2020 che affiderebbe la competenza del tratto all’Ente di Piazza del Popolo e persino due diffide del Consorzio che ha visto allungarsi i tempi e interrompere l’interlocuzione col Comune.

Niente da fare, il Comune, a luglio scorso, si affidava al parere dello Studio Brugnoletti di Roma diluendo ancora di più il brodo: chi deve decidere se assegnare o meno il lato sponda Latina di Rio Martino? Ad ora, non si sa, come non si è a conoscenza del responso pagato circa 40mila euro dal Comune di Latina allo studio romano: ci sarebbero tre diverse soluzioni prospettate dai legali capitolini ma dalle parti di Piazza del Popolo è calato il silenzio.

Silenzio che il Consorzio Nautico di Borgo Grappa ora rompe con la presentazione di un ricorso al Tar di Latina, tramite l’avvocato del Foro di Latina Pasquale Musto, che chiede l’accertamento del silenzio in inadempimento del Comune in riferimento alle istanze presentate per la concessione e l’annullamento delle due note inviate dall’Ente al Consorzio il 24 agosto e il 2 settembre in cui si rappresenta un’ulteriore istanza di una nuova Associazione temporanea d’impresa e che la conferenza dei Servizi non offriva un titolo preferenziale al Consorzio, nonostante quest’ultimo avesse chiesto all’Ente di rendere pubblica la loro domanda e chiudere il procedimento come da normativa regionale.

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Ed è proprio questo il punto sollevato dal Consorzio Nautico: la volontà è quella di andare a gara e avere la possibilità di un contraddittore/imprenditore che abbia un progetto alternativo in modo da competere e arrivare a una decisione, dopo, per di più, circa 12 mesi di Conferenza dei Servizi in Provincia.

A seguito di queste sollecitazioni sostanzialmente nulle poiché il Comune non avrebbe risposto, il Consorzio ha ricorso al Tar e la notifica all’amministrazione oltreché alla Ati contro-interessata, quindi alle due società Rizzardi e Cometa di cui per ora, però, c’è notizia solo perché in uno degli ultimi eventi pubblici, organizzati dal Consorzio a Rio Martino, l’ex Assessore all’Ambiente Roberto Lessio lo ha reso noto tramite un documento non ufficiale.

Sarà la magistratura amministrativa a stabilire, ora, se l’iter che sta seguendo il Comune sia legittimo o meno. Per l’affidamento di Rio Martino la strada si fa ancora più lunga.

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