PER OLTRE UN ANNO TRA PROVINCIA E CONSIGLIO COMUNALE: IL DOPPIO RUOLO DI TOMAO NEL MIRINO DI MINTURNO LIBERA

Giuseppe Tomao, attuale Presidente del Consiglio Comunale di Minturno. Fino a poco tempo era membro dello staff del Presidente della Provincia di Latina Carlo Medici

Il Presidente del Consiglio di Minturno Giuseppe Tomao era assunto in Provincia di Latina: ora Minturno Libera vuole capire quanti soldi ha preso come indennità e se poteva percepirli

Il caso della assunzioni nello staff del Presidente della Provincia Carlo Medici produce le prime reazioni della politica. O meglio di un gruppo civico di Minturno, anche perché in politica cane non morde cane ed è importante che tutto passi in cavalleria, sopratutto per aspetti imbarazzanti.

Lo spoil system minturnese nello staff Medici è consistito in un turn-over che, molto lontano dall’essere quello di Rivera e Mazzola, ha visto protagonisti il presidente del Consiglio di Minturno, Giuseppe Tomao, dimessosi in favore del figlio dell’Assessore ai Rifiuti e all’Igiene urbana del Comune di Minturno, Piernicandro D’Acunto.

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Ora, dalle parti di Minturno, qualcuno si è accorto che, in effetti, Tomao, prima di entrare in carica come professore all’Istituto scolastico di Priverno “Teodosio Rossi” – Liceo artistico Antonio Baboto, è stato per oltre un anno sia Presidente del Consiglio Comunale di Minturno (incarico che ricopre attualmente) sia membro dello Staff Medici in Provincia.

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Un incarico che, secondo Minturno Libera che cita il Testo unico Enti Locali, avrebbe dovuto comportare un dimezzamento dell’indennità di funzione come Presidente dell’assise della città del sud pontino.

Minturno Libera
Minturno Libera

I nostri amministratori hanno ben pensato di aumentarsi del 20% le proprie indennità di funzione ma la questione che vi sottoponiamo ora è ancora più sbalorditiva – premette Minturno Libera – Non ci tornano i conti, infatti, in merito all’indennità di carica percepita dal professor Giuseppe Tomao nel periodo compreso tra novembre 2018 e gennaio 2020, in quanto secondo noi avrebbe ricevuto il doppio di quanto normalmente gli spettasse“.

Se la nostra analisi è corretta, in quel periodo il presidente del consiglio Tomao ricopriva la carica di lavoratore dipendente non in aspettativa e per questo avrebbe dovuto percepire un’indennità dimezzata.
Vi spieghiamo meglio il perché dei nostri dubbi. Secondo le nostre ricerche, il professor Tomao è stato assunto presso la provincia di Latina a far data dal 5 novembre 2018, in base all’art 90 del T.U.E.L., ossia nominato direttamente dal presidente dell’Ente senza fare alcun concorso e non ha mai chiesto di essere collocato in aspettativa. L’art 81 del TUEL prevede che, tra gli altri, chi riveste la carica di presidente del consiglio comunale possa essere collocato a richiesta in aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato. L’art. 82 del TUEL – incalza Minturno Libera – chiarisce che l’indennità di funzione è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa. Da quanto ci risulta il professor Tomao, oltre a ricevere per intero la retribuzione spettante in qualità di lavoratore dipendente della Provincia, ha continuato a percepire al 100% l’indennità di funzione spettante per la carica di presidente del consiglio comunale, invece che al 50% come previsto per i lavoratori dipendenti che non siano in aspettativa (casistiche in cui è ricaduto, tra l’altro, il sindaco Gerardo Stefanelli durante il suo mandato e che quindi non può disconoscere la norma)“.

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Gerardo Stefanelli

L’indennità di funzione di Tomao è stata dimezzata solo di recente, con la delibera n.68 del 25 marzo scorso e solo perché lo stesso, il 6 febbraio scorso, ha comunicato di aver preso servizio come docente presso l’ISISS “Teodosio Rossi” di Priverno – continuano – Se i nostri ragionamenti sono corretti, dunque, il comune di Minturno avrebbe erogato 627,50 € in più per 15 mesi, per un totale di circa 10000 euro che, in tal caso, sarebbero stati lautamente compensati dalle tasse di noi contribuenti. Per questo motivo chiediamo al Sindaco Stefanelli di occuparsi in prima persona della vicenda, ponendo in essere le più opportune indagini e, se del caso, di chiedere immediatamente al prof. Tomao il rimborso di quanto incassato indebitamente, onde evitare l’interessamento della Corte dei Conti per la configurazione del reato di danno erariale”.

Infine, se la nostra analisi fosse corretta – chiudono gli attivisti – ci chiediamo come mai tutti i responsabili degli atti amministrativi riguardanti l’indennità di funzione del professor Tomao non se ne siano accorti. Come mai, ad esempio, la questione non è stata rilevata dal segretario comunale o dal vicesindaco che è delegato al bilancio? Come è potuto accadere tutto ciò, nonostante i due articoli del T.U.E.L. ‘siano accessibili a tutti i normodotati figuriamoci a un avvocato”, per dirlo con un’espressione (secondo noi alquanto infelice) utilizzata di recente sul suo profilo social dall’assessore Pietro Nicandro D’Acunto? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto ribadiamo ancora una volta uno dei concetti su cui permea la filosofia del nostro gruppo civico: questo Comune si può amministrare con una pressione fiscale inferiore e garantire gli stessi servizi se non addirittura migliori, basta solo non sperperare i soldi dei contribuenti onesti“.

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