Inizierà l’8 luglio il processo per le persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta “Certificato Pazzo” che lo scorso dicembre ha scoperchiato il giro di false certificazioni in provincia di Latina per guadagnare indebite percentuali – e quindi assegni – di invalidità, porto d’armi e permessi di uscita, anche dal carcere, per “ragioni mediche
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Il gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha accolto la richiesta del pm Giuseppe Miliano della Procura di Latina che aveva condotto le indagini, coordinando i Nas, e ha rinviato a giudizio immediato, nell’ordine, il dirigente medico psichiatra del Csm di Fondi Antonio Quadrino, l’avvocato Stefania Di Biagio di Monte San Biagio, Silvana Centra di Terracina, Massimiliano Del Vecchio di Fondi, il medico legale Antonio Di Fulvio di Nettuno, il Presidente dell’Arci caccia di Terracina Bruno Lauretti, la responsabile del Patronato Acai di Itri Mary Lombardozzi, Fausta Mancini di Latina, Tania Pannone di Fondi, il Comandante della Polizia Locale di Monte San Biagio Aldo Filippi e Tommaso Rotunno di Fondi detto “Nonno Jack”.
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Sin da subito, i Carabinieri di Latina hanno parlato di un sistema corruttivo che ha coinvolto più di un centinaio di persone.
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