FORMIA, STROZZO AL 400% D’INTERESSE: I DUE ACCUSATI NEGANO LE MINACCE

Il tribunale di Cassino

Guerra e Bencivenga, i due uomini arrestati per estorsione e usura ai danni di un elettricista di Formia, sono stati interrogati dal gip Scalera del Tribunale di Cassino

Nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia in videoconferenza, sia Fabrizio Guerra che Francesco Bencivenga hanno deciso di rispondere alle domande del competente giudice delle indagini preliminari di Cassino. Entrambi hanno spiegato che il rapporto con l’elettricista sia stato di natura lavorativa, negando le minacce che invece vengono loro imputate dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Formia con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino.
Parziali ammissioni su quelle che la Questura di Latina, in una nota rilasciata il 16 aprile, definiva come gravi minacce nei confronti della vittima. Da un lato Guerra e Bencivenga, tutti e due incensurati, hanno ammesso le percosse, ma dall’altro hanno negato le minacce che, invece, secondo gli inquirenti, andavano avanti da ben due anni, ossia da quando l’elettricista è stato vittima di usura da parte dei due arrestati che, ognuno per proprio conto, approfittando del suo stato di bisogno, gli avevano prestato, in più occasioni, somme di denaro con successiva richiesta di restituzione ad un tasso di interesse anche superiore al 400% annuo.

Gli avvocati di Guerra e Bencivegna hanno chiesto la misura più tenue, quella degli gli arresti domiciliari, ma il pm Emanuele De Franco che segue l’indagine ha espresso parere negativo in attesa di capire cosa deciderà il gip che si è riservato di decidere.

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