I consiglieri comunali d’opposizione di Itri avanzano le loro proposte in ragione dell’emergenza da Covid-19: stop ai tributi locali e aiuto alle attività locali con sgravi e incentivi
Con una lettera al Sindaco del Comune di Itri Antonio Fargiorgio (che pubblichiamo integralmente di seguito), i consiglieri di minoranza si uniscono per proporre alcune misure che vanno nella direzione di un minor impatto tributario nei confronti dei cittadini e dell’economia locale, già fiaccati dalla pandemia che è appena iniziata e non si sa quando finirà.
Proposte, quelle di Giuseppe Cece, Osvaldo Agresti, Vittoria Maggiarra e Paola Soscia, che sono state dibattute anche in altri Comuni della provincia pontina. A Itri, d’altra parte, proprio in questi giorni, la situazione è calda con le notizie che arrivano da una crociera a cui hanno partecipato alcuni cittadini e che potrebbe rappresentare un eventuale focolaio. Tutti e quattro i contagiati itrani (due ricoverati e due in isolamento domiciliare), infatti, hanno avuto a che fare con il viaggio. Anche se le valutazioni su questo aspetto sono ancora in via di evoluzione da parte delle istituzioni e delle autorità sanitarie.
“La grave situazione di emergenza sanitaria che attanaglia tutto il mondo sta inevitabilmente riverberando i propri tragici effetti sulla comunità cittadina – scrivono i quattro consiglieri comunali – Se da un lato intendiamo esprimere la massima solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti direttamente dal terribile virus e ai loro familiari nonché a tutti i cittadini che stanno rispettando i divieti e gli obblighi imposti per il contrasto all’epidemia è altrettanto importante e urgente adoperarsi per far fronte ai pesanti risvolti soci economici della crisi sanitaria. Riteniamo importante aprire un immediato dibattito politico tra tutte le forze rappresentate in Consiglio Comunale e i corpi sociali cittadini (associazioni, comitati, categorie produttive) al fine di valutare l’adozione di tutte le misure più opportune a sostegno dell’economia locale. Le priorità in questo momento debbono essere sia le fasce più deboli della popolazione che saranno certamente più esposte alla contrazione economica conseguente l’epidemia sia i ceti produttivi più colpiti dalla calamità in atto.
A fronte di ciò si propone sin da ora di disporre l’interruzione della riscossione dei tributi locali e la sospensione del pagamento di alcuni servizi come per esempio le rette per l’asilo nido e la mensa scolastica per tutto il 2020 oltre un forte incremento di risorse destinate ai servizi sociali nonché lo studio di misure per traghettare le aziende locali quanto più lontane possibile dal rischio della chiusura mediante l’erogazione di sgravi ed incentivi. È inutile chiudere i bilanci comunali con avanzi di cassa che costituiscono risorse immobilizzate senza alcun motivo soprattutto in questa fase. Il Comune dovrà attivare immediatamente una linea di contatto con tutte le categorie produttive presenti sul territorio così da approntare l’adozione di quelle misure che saranno necessarie di volta in volta per superare le criticità che dovessero presentarsi. Abbiamo bisogno di compiere tutti un passo in avanti per affrontare le nuove sfide che i tragici eventi di questi giorni metteranno davanti all’intera comunità cittadina e solo se l’istituzione comunale saprà farsi parte attiva nell’affrontare tali evenienze potrà dire di aver reso seriamente un servizio alla nostra collettività“.