A LATINA VOLANO STRACCI A 5 STELLE

Galli da combattimento

Tutta l’attenzione mediatica è rivolta, inevitabilmente, all’epidemia Coronavirus. Tale circostanza ha fatto sì che sia passato quasi inosservato che nella settimana scorsa la provincia di Latina, con i suoi parlamentari del Movimento 5 Stelle, è stata al centro di un fatto riguardante la politica nazionale.  

LA BIZZARRIA DI UN MEDICO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE

All’inizio della presente legislatura viene nominata Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati Carla Ruocco del Movimento 5 Stelle. È laureata in Economia e Commercio, abilitata alla professione di Dottore Commercialista e lavora come funzionario presso l’Agenzia delle Entrate.

A febbraio è passata a presiedere la Commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario e si è dimessa dal precedente incarico.

Si è reso quindi necessario procedere alla nomina del nuovo Presidente, di spettanza del Movimento 5 Stelle. La scelta è caduta su Nicola Grimaldi, di professione medico.

Nicola Grimaldi
Nicola Grimaldi

Indubbiamente fa un po’ specie che i pentastellati abbiano scelto un medico imponendolo agli altri partiti di maggioranza: proprio loro che hanno sempre attaccato il sistema per incarichi dati senza aver riguardo a meriti e competenze; proprio loro che hanno deriso la Prima Repubblica anche per il fatto che all’epoca per lungo tempo ricoprì la carica di Ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino, anch’egli di professione medico.   

IL TRANELLO DI TRANO    

A questo punto della vicenda entra in scena un altro deputato del Movimento 5 Stelle, pure lui componente della Commissione Finanze.

Si tratta di Raffaele Trano, di Gaeta, che evidentemente ambiva alla carica di Presidente, anche in virtù del proprio titolo di studio (laurea in Economia aziendale), e quindi deve essere rimasto molto deluso dalla scelta del proprio partito.

Raffaele Trano
Raffaele Trano

Il deputato della nostra provincia non si è dato però per vinto e, con faccia tosta e dimostrando di avere pelo sullo stomaco, ha fatto per conto suo un accordo sottobanco con l’opposizione e si è preso i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Aggiungendo il proprio voto e quello di 2-3 deputati M5S che hanno votato in dissenso dall’indicazione ufficiale del proprio partito, ha battuto per 20 voti contro 19 Nicola Grimaldi in un appassionante ed emozionante derby stellato.

È intervenuto subito Davide Crippa, il capogruppo alla Camera del M5S che ha definito inaccettabile il comportamento di Raffaele Trano ma, dopo le dichiarazioni di prassi, non è seguito, almeno per il momento, alcun provvedimento nei confronti del deputato di Gaeta. Non solo, quest’ultimo ha ribadito che non intende affatto dimettersi e favorire quindi una nuova votazione, dichiarando pomposamente che: “Sarò il Presidente di tutti”.

Davide Crippa
Davide Crippa

Insomma Raffaele Trano, in barba ai sempre decantati principi del M5S, si è dimostrato scaltro e arrivista; ha giocato la sua personalissima partita, l’ha vinta e ora si è piazzato sulla ambita poltrona che occuperà fino alla conclusione della legislatura.   

Al di là della evidente bizzarria di indicare un medico quale Presidente della Commissione Finanze, è comunque da registrare la altrettanto evidente scorrettezza di Raffaele Trano.

Fare accordi sottobanco con l’opposizione, tra l’altro allo scopo di perseguire un proprio risultato personale, è una operazione che appare sporca. A maggior ragione lo è poi se chi la compie si è candidato in un Movimento che ha sempre parlato di trasparenza; ancor di più lo è se l’artefice è stato eletto con un sistema elettorale senza preferenze, in cui sostanzialmente l’elettore vota solo il simbolo.

braccio di ferro

Va anche detto, qualora il partito non prenda provvedimenti nei confronti di Trano, che la vicenda in questione potrebbe rappresentare un pericoloso precedente per i futuri comportamenti di altri parlamentari e, inoltre, che gli altri partiti di maggioranza potrebbero diventare ancora più diffidenti verso il M5S (in effetti non è proprio il massimo andare a votare per un candidato proposto dal M5S e poi trovarsi con la elezione di un altro sempre del M5S, grazie ai voti dell’opposizione).

Anche qualche attivista della provincia si è fatto sentire, seppur come spesso capita i più rimangano in silenzio aspettando che ci sia qualcuno dall’alto che assuma le decisioni. Paolo Costa, ex candidato sindaco pentastellato come Sindaco di Formia e al Senato della Repubblica, è uno dei pochi che ha esplicitato il suo pensiero nei confronti di Trano: “Un vero e proprio schiaffo alle regole di partecipazione democratica dei parlamentari del Movimento e una brutta pagina per l’attivismo politico “disinteressato”. Il Movimento 5 Stelle non dovrebbe essere un luogo di arrivismo e carrierismo, dove si passano sei mesi a cercare di diventare Capogruppo alla Camera (spaccando in due il movimento) e gli altri sei mesi presidente di una qualsiasi commissione (spaccando il movimento). La politica dovrebbe essere spirito di sacrificio, rinunce e devozione, e non titoli e incarichi onorifici“.

LA PACIFICO ALL’ATTACCO DI TRANO

In provincia di Latina  abbiamo due parlamentari del Movimento a 5 Stelle.

Uno è appunto il deputato Raffaele Trano, l’altra è la senatrice Marinella Pacifico, che ha pesantemente criticato il suo collega di partito con un post su Facebook, dal quale si è anche chiaramente capito che i rapporti tra i due non erano buoni già da prima e la vicenda in questione è stata l’occasione con la quale Marinella Pacifico ha potuto sfogare tutta la sua disistima nei confronti di Trano.

Marinella Pacifico
Marinella Pacifico

Lo ha dileggiato definendolo il “Cavour di Gaeta” e “statista di Gaeta”.

Ma non è finita qui.

FRANCESO D’ALFONSO ALL’ATTACCO DI MARINELLA PACIFICO

Franceso D’Alfonso è, o forse è meglio dire, era l’assistente parlamentare di Marinella Pacifico.

Francesco D'Alfonso e Marinella Pacifico
Francesco D’Alfonso e Marinella Pacifico

Anche lui ha colto l’occasione per sfogarsi e ha postato su Facebook una serie di dichiarazioni al vetriolo proprio contro Marinella Pacifico. 

In sintesi la definisce come una che in Senato non ha mai fatto niente e che pensa solo a sé stessa, oltre che a reclamare la restituzione di un qualcosa che la senatrice gli avrebbe indebitamente sottratto.

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IL M5S STELLE IN PROVINCIA DI LATINA: PROPRIO UN BELL’AMBIENTE!

Quanto esposto evidenzia come in provincia di Latina il M5S sia sfilacciato.

Le avvisaglie già ci erano state in occasione delle elezioni europee, quando durante la campagna elettorale si arrivò all’assurdità di organizzare a Latina due eventi in contemporanea.

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Le considerazioni da fare sulla situazione del M5S in provincia di Latina sono due.

La prima è che si possono anche proclamare i principi più belli del mondo, ma ciò che conta, al di là del simbolo acchiappa voti (ora sembrerebbe non più), sono soprattutto le persone. Se gli scaltri, gli arrivisti, gli esibizionisti e gli incapaci prendono il sopravvento, in una sorta di congiura dei mediocri, i risultati non possono essere che quelli appena descritti.

La seconda è che il territorio di Latina, tra l’altro estremamente importante dal punto di vista politico e sociale per via delle infiltrazioni della criminalità organizzata appunto nel tessuto politico e sociale, è stato lasciato a sé stesso dai vertici nazionali, che non hanno mai mostrato alcuna considerazione verso le complesse problematiche esistenti.

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