Cesare De Rosa, condannato a due anni e quattro mesi per aver colpito con un pugno un poliziotto sul retro della Questura, è stato scarcerato
Il figlio di Alessandro e Giulia De Rosa, da sempre nell’ambito dello spaccio in zona cimitero a Latina, legati al clan Di Silvio, ha ottenuto gli arresti domiciliari per via dell’accoglimento della richiesta presentata dal suo avvocato difensore Oreste Palmieri.
Il 26enne sconterà i domiciliari nel suo appartamento Ater in Via Londra dove ha trovato il fratello più giovane Cristian, anche lui ai domiciliari per via dell’operazione Scudo.
Cesare De Rosa, come noto, aveva colpito un poliziotto in via Murri sul retro della Questura dopo che si era recato lì insieme alla madre per portare i documenti a due parenti precedentemente fermati per guida pericolosa. In quel frangente, dopo alcune proteste rivolte agli agenti di polizia, De Rosa aveva sferrato un pugno ferendo il labbro superiore del poliziotto.
Da ieri, De Rosa sconterà la pena nella stessa casa oggetto di altre operazioni in cui la Squadra Mobile di Latina fece emergere un largo giro di spaccio, confermato inoltre dalle recenti parole dell’ex affiliato al clan Di Silvio, Renato Pugliese, durante una delle deposizioni rilasciate nel processo Alba Pontina.