Nessun dolo di omicidio nei confronti della convivente per assenza di atti univoci: l’imprenditore edile di Cisterna, M.D.C., è stato scarcerato
Sono stati concessi i domiciliari al 35enne accusato di aver tentato di uccidere la compagna. La vicenda ruotava attorno al presunto episodio dell’uomo accusato di aver simulato un incidente per uccidere la compagna. “Mo’ ti ammazzo” – avrebbe detto l’uomo alla donna per poi successivamente sterzare e finire entrambi in un canale in via Ninfina.
Interrogato dal gip Mario La Rosa il 10 febbraio, l’imprenditore di Cisterna, a cui vengono contestato i maltrattamenti in famiglia, il tentato omicidio e le lesioni personali aggravate, aveva negato ogni addebito presentando, tramite il suo legale avv. Lorenzo Magnarelli del Foro di Roma, la richiesta di essere rimesso in libertà o di beneficiare di una misura cautelare meno restrittiva rispetto al carcere. Una richiesta che, oggi, è stata accolta dal Tribunale del Riesame di Roma dopo che ieri vi è stata la discussione.
La difesa dell’avvocato Magnarelli ha puntato sull’assenza del dolo di omicidio in assenza di atti univoci ridimensionando l’imputazione cautelare e convincendo i giudici del Riesame a scarcerare l’uomo e concedergli gli arresti domiciliari.