Promettevano, in cambio di denaro, posti di lavoro ministeriali, alle Poste, all’Agenzia delle Entrate, persino in Guardia di Finanza: scoperto il sodalizio diretto da un uomo di Cellole che agiva nel sud pontino tra Formia e Minturno
Stamane, come riportato poche ore fa, i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Formia hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera che ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di un 50enne di Cellole (Caserta). Il suo nome è Nino Di Filippo.
Indagate altre otto persone a cui è stato recapitato un avvisto di garanzia. Tanti i reati contestati: traffico di influenze illecite, violenza privata, truffa ed estorsione.
Il tariffario prevedeva il pagamento di 45.000 euro in cambio dell’assunzione che poi non si verificava.
Per accrescere la propria attendibilità, Di Filippo si faceva accompagnare da un autista a bordo di un’auto scura su cui era installato un lampeggiante blu, servendosi degli altri otto complici che fungevano da suoi garanti ovvero procacciatori.
Indagando a partire dal 2018, i carabinieri hanno scoperto che il gruppo agiva tra Formia e Minturno, millantando conoscenze con pubblici ufficiali e promettendo posti in enti pubblici.
Nove le vicende ricostruite dagli uomini dell’Arma, tra cui una in cui la vittima è diventata a sua volta procacciatrice di nuovi soggetti da raggirare. Le indagini sono state svolte sotto la direzione del Procuratore di Cassino Luciano D’Emmanuele e del sostituto dott.ssa Valentina Maisto.