Ricordati di disobbedire è la scritta che ti accoglie appena entri al Centro. Una luce nel buio in cui si sprofonda quando si è vittime di violenza. Tutela, assistenza, sostegno. Soprattutto sostegno. Dal 1986 le volontarie del Centro Donna Lilith di Latina accolgono e sostengono le donne vittime di violenza. E non solo. Una storia lunga 34 anni, che da un anno trova casa nei locali di via Fratelli Bandiera, che ha una Presidente giovanissima e tostissima, Francesca Innocenti, erede delle più di 3000 donne aiutate e dei 170 casi gravi che sono passati per la Casa Rifugio Emily, insieme ai bambini vittime innocenti della violenza cieca dei padri. Il Centro Donna Lilith è un punto di riferimento non solo per le donne vittime di violenza, ma anche per quelle che si sono salvate e che devono ricominciare. E’ del mese scorso l’iniziativa La.b. L’altra pelle, ideato da Mara De Longis e Marianna Frattarelli, che aiuta le donne a inserirsi, di nuovo, nel mondo del lavoro.
Perché l’autonomia è un passo fondamentale per allontanarsi da una situazione di violenza, fisica o verbale che sia.
Il centro di accoglienza è fatto di operatrici socie volontarie che si alternano in ore di consulenza per le donne che qui arrivano per trovare aiuto, il servizio di reperibilità telefonica collegata al numero antiviolenza 1522, dal gennaio 2003 gestisce la Casa Rifugio Emily, luogo sicuro e protetto , che può ospitare fino a 8 donne con figli/e minori, opera in stretto rapporto con l’attività di accoglienza. Dal 2013 è attivo anche il Progetto D.E.A. (Dopo l’Emergenza l’Autonomia), finalizzato alla ricerca dell’autonomia delle donne ospitate nella casa rifugio, con due appartamenti, che accolgono le donne una volta terminato il percorso per vivere per un semestre in semi-autonomia, cioè gestire autonomamente un alloggio.
Nel concreto, lavorando in sinergia con il Comune di Latina e soprattutto con l’Assessora al Welfare Patrizia Ciccarelli, sempre presente, il Centro Donna Lilith, sostiene quindi le donne in difficoltà e sensibilizza la cittadinanza con tantissime attività come quella di oggi pomeriggio per i 34anni dell’associazione: alle letture e alle riflessioni si potrà anche aderire e sostenere l’associazione tesserandosi.
Un gesto piccolo per il sostegno di noi donne. Perché sono tempi cupi, e lo testimoniano i casi sempre più frequenti di donne uccide, stuprate, costrette a prostituirsi. Il mancato sostegno da parte del governo alla Casa delle Donne di Roma è un altro termometro della situazione in cui queste associazioni versano.
Il Centro vi aspetta, ribelli e agguerrite, dalle 17, in via Fratelli Bandiera, 34