SPORTELLI TELEMATICI E SMART CITIES TRA TERRACINA E LATINA

/
smartcity1

Lo Sportello Telematico Polifunzionale del Comune di Terracina pronto ad ampliare i servizi per i cittadini

TERRACINA
Terracina

Annunciato oggi sulla testata Cittadini di Twitter, prima testata giornalistica dedicata alla nuova comunicazione pubblica, che il Comune di Terracina amplia i servizi digitali per i cittadini attraverso lo Sportello telematico. Dopo la partenza inaugurata il 22 maggio scorso, dal 1° gennaio del 2020 anche gli Uffici del Settore dell’Urbanistica faranno il passaggio al sistema digitale.

Le pratiche edilizie dovranno essere presentate esclusivamente tramite lo Sportello Telematico, senza fare più file, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e il sistema ne consentirà la trasmissione solo se complete e corrette nella compilazione, evitando così ritardi nelle lavorazioni.

 “Si tratta di un cambiamento epocale – spiega Maurizio Casabona delegato all’Informatizzazione e Smart City del Comune di Terracina – Lo Sportello Telematico Polifunzionale rappresenta l’applicazione più importante nel campo dell’innovazione ed erogazione dei servizi ai cittadini. Con questo procedimento l’Amministrazione Comunale consolida l’utilizzo dello strumento informatico per snellire il lavoro e aggiunge un altro tassello ai tanti passi avanti fatti in questo ambito”.

Smart City, cosa sono e come funzionano

Con il termine inglese smart city  si indica una città intelligente,  una città capace di gestire le risorse in maniera innovativa ed intelligente, che ha come obiettivo quello di diventare economicamente ed energicamente sostenibile ed indipendente, capace di ascoltare i propri cittadini e le loro necessita e quindi attenta alla qualità della vita.  

smart cityDalle Smart City ci si aspetta quindi città intelligenti, al passo con le innovazioni e capace di affrontare la rivoluzione digitale. Parliamo quindi di saper dialogare con gli innovatori, col territorio, comprendendo sfruttare le risorse ambientali (come per esempio vento ed energia solare) dove  si incoraggia ad una mobilità sostenibile con bike sharing e car sharing.

Come siamo messi in Italia? Da sei anni la città più smart si conferma Milano, incoronata anche dalla recente classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita; seguita da Firenze, Bologna, Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Parma, Modena e Reggio Emilia.

Latina è una Smart City?

Nel mese di agosto del 2019, la nostra città insieme ad altre 5 città italiane, è stata selezionata tra le 20 vincitrici dell’Urban Innovative Actions, aggiundicandosi una parte degli 82 milioni di euro erogati dal Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale per la digital transformation, povertà, sicurezza urbana, uso sostenibile del territorio (progetto su cui ha partecipato). Ma nella classifica ICity Rank 2019, Latina si ferma al 64esimo posto (potete leggerla qui https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2019/11/I-City-Rank-2019.pdf)

centro a LatinaNon è sicuramente facile stabilire questa classifica. La classifica viene stabilita dopo la valutazione di 6 requisiti suddivisi a loro volta in indicatori. Si parte dall’indice di solidità economica (ossia la capacità dei centri urbani di affrontare le trasformazioni produttive del prossimo futuro ed è basato su 21 indicatori di consistenza economica, creazione di opportunità di lavoro, innovazione del sistema imprenditoriale e produttivo) per arrivare alla mobilità sostenibile (16 indicatori relativi al trasporto pubblico e la capacità di organizzare la mobilità anche tramite forme ambientali sostenibili), la tutela ambientale (20 indicatori che riguardano suolo, aria, rifiuti, gestione delle acque e quindi tutte le decisione volte alla tutela ambientale), la qualità sociale (22 indicatori che riguardano cultura, vivibilità dei centri urbani, servizi sociali), capacità di governo (17 indicatori sulla partecipazione civile, amministrazione, legalità sicurezza) e la trasformazione digitale (10 indicatori che riguardano il digitale e il suo utilizzo in città). 

EppyÈ sicuramente chiaro che moltissima è ancora la strada da fare, soprattutto bisogna coinvolgere di più i cittadini che non hanno ancora capito che la trasformazione in una Smart City porterà benefici alla vita, pratica, di tutti. E non è solo di avere un sito web istituzionale a misura di cittadino (con inevitabili ripercussioni sulla popolazione non digitalizzata), parliamo di viabilità e di sharing economy (Eppy è ancora un servizio di Car sharing assolutamente insufficiente, dal 20 maggio è attivo anche il carpooling, viaggi condivisi verso la stazione ferroviaria  di Latina Scalo con l’app BePooler che però non trova grande applicazione), con piste ciclabili non idonee e mancanza di bici in condivisione (e tutti ricordiamo una prima sperimentazione fallita qualche anno fa). Il progetto Moovida – Prossima fermata Latina sostenibile, lanciata nel 2018, per  la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro (ricordiamo i dati, investimento pari a 1.230.000 euro, di cui 732mila finanziati dal Ministero dell’Ambiente) non è permeato fra i latinensi. 

Articolo precedente

TORNEO DI BEACH “CITTÀ DI LATINA”: UNA SCHIACCIATA PER LA SOLIDARIETÀ CON TOTH E RANGHIERI

Articolo successivo

‘NDRANGHETA, OPERAZIONE RINASCITA: INDAGATA 56ENNE DI LATINA…E QUEI RAPPORTI DELL’AVVOCATO STILO NEL CAPOLUOGO

Ultime da Attualità