COME FARSI RIMBORSARE LA TARIFFA 28 GIORNI. LA CONFCONSUMATORI OFFRE LA SUA ASSISTENZA

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Farsi rimborsare le tariffe 28 giorni è un percorso che è diventato più complesso che mai: basta vedere le diverse modalità che gli operatori hanno stabilito in questi giorni, per capirlo. Da qualche giorno Tim permette di avere i rimborsi standard direttamente con lo storno in fattura, senza procedura di conciliazione. Ma la questione è spinosa: nonostante l‘Autorità di vigilanza sulle telecomunicazioni (Agcom) abbia confermato a luglio che i rimborsi devono avvenire automaticamente, gli operatori hanno invece deciso a modo loro come restituire il denaro, circa 13 miliardi di euro intascati in più da 72 milioni di clienti attraverso la diminuzione del numero di giorni di fatturazione in bolletta (da 30 a 28).

Il problema di come far ottenere ai contribuenti che hanno diritto al rimborso delle tariffe se le sono posto le associazioni dei consumatori, tra cui Confconsumatori Latina (con sede a Minturno) che ha rilasciato un apposito comunicato stampa (pubblicato integralmente di seguito) con cui spiega i contorni della questione offrendo assistenza per un percorso più agile ed efficiente.

Nelle scorse settimane il Consiglio di Stato – scrive la Confonsumatori Latina – ha respinto i ricorsi presentati dai maggiori operatori telefonici e quindi torna pertanto “valida” la DELIBERA N. 269/18/CONS che imponeva a quest’ultimi l’obbligo di adempiere alla completa restituzione dei giorni erosi nel periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e i primi di aprile 2018, data in cui è stata ripristinata la fatturazione mensile. La fatturazione a 28 giorni, infatti, ha permesso agli operatori telefonici di aggiungere due/tre giorni al mese riscuotendo dagli utenti 13 bollette all’anno invece di 12 con un guadagno di circa l’8,6% rispetto alla fatturazione mensile.

Ora dopo le ultime indicazioni diramate, Confconsumatori ha iniziato ad assistere i propri associati nelle richieste di rimborso relative alla vicenda.

COME FUNZIONERANNO I RIMBORSI?Il valore del rimborso dovrà essere conteggiato “caso per caso” in base al numero di fatture emesse e alla tipologia di offerta sottoscritta dal consumatore. Alcuni operatori stanno già proponendo soluzioni compensative alternative (ad esempio l’attivazione temporanea di un servizio accessorio, o uno sconto). Il consiglio è quello di non avere fretta: il consumatore è sempre libero di scegliere. Se, infatti, si accetta una proposta alternativa si rinuncia, automaticamente, al rimborso in fattura. Meglio valutare bene la convenienza della proposta rispetto al rimborso monetario. Inoltre, chi ha cambiato operatore dovrà inviare una richiesta scritta al precedente gestore. 

I RIMBORSI NON SONO AUTOMATICI – Nonostante con la Delibera n. 269/18/CONS l’Autorità abbia imposto agli operatori di restituire in bolletta l’importo corrispondente ai giorni illegittimamente erosi agli utenti nel periodo di fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa anche di tipo convergente (fisso + mobile), questi non sembrano rimborsare gli utenti in modo automatico, ma solo a chi ne fa espressa richiesta.

COME RICHIEDERE IL RIMBORSO – Per questo Confconsumatori offre assistenza, tramite i propri sportelli territoriali, ai consumatori che desiderano ottenere il rimborso spettante. La richiesta viene inoltrata prima attraverso un reclamo e poi – se necessario – si perfeziona tramite il ricorso alla conciliazione paritetica.

Confconsumatori – Latina

Tel. 0771681022 – cell. 3495000314

E-Mail: confconsumatorilatina@gmail.com

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