PUGNI E CALCI ALL’ANZIANA MADRE, POI PICCHIA LA VICINA DI CASA: ARRESTATA UNA DONNA A LATINA

La Polizia di Stato, a Latina, a seguito di un’articolata attività d’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Luigia Spinelli e dal sostituto procuratore Marina Marra, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, nei confronti di una donna, gravemente indiziata dei reati di maltrattamenti aggravati in famiglia e lesioni personali ai danni della madre convivente e di una vicina di casa intervenuta in difesa della vittima.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Latina, guidata dal dirigente Giuseppe Lodeserto, hanno permesso di ricostruire un quadro di gravi e ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica all’interno del nucleo familiare. Secondo quanto emerso, la donna avrebbe in più occasioni insultato, minacciato e aggredito la madre convivente, anziana di 71 anni, anche al fine di ottenere denaro, instaurando un clima di paura e sopraffazione tale da costringere la vittima ad abbandonare la propria abitazione.

L’episodio più grave si sarebbe verificato il 24 luglio 2025, quando la donna avrebbe colpito la madre con pugni, calci e tirate di capelli, causandole lesioni e minacciandola di morte, nonostante fosse già destinataria di un provvedimento di ammonimento del Questore di Latina, Fausto Vinci, per precedenti condotte violente. Nel corso dello stesso episodio, la donna avrebbe inoltre aggredito una vicina di casa accorsa in aiuto dell’anziana, provocandole una frattura dell’omero e contusioni multiple, come accertato presso l’Ospedale “ICOT” di Latina con prognosi di 25 giorni.

La ricostruzione dei fatti si fonda su numerosi interventi della Polizia di Stato, sulle denunce sporte dalle persone offese, sulle testimonianze dei vicini e sulla documentazione sanitaria acquisita, oltre che sulle immagini di videosorveglianza raccolte dagli investigatori nel luogo in cui i fatti si sono verificati.

Alla luce dei gravi indizi di colpevolezza e della persistente pericolosità dell’indagata, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti della Polizia di Stato di Latina.

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