Di seguito il comunicato di Legambiente di Terracina che, con una nota, ha spiegato i motivi per cui, pur invitati dall’Amministrazione, non parteciperanno alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2019 che si terrà tra il 16 e il 22 settembre nella loro città. Reiterano con urgenza la richiesta di istituire un Osservatorio partecipato sulla Mobilità, considerate le criticità che presenta il territorio elencate ed elaborate all’interno di uno studio sull’ecosistema urbano della città di Terracina.
Anche per quest’anno il Comune di Terracina aderisce alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile e organizza una lunga serie di eventi con il coinvolgimento di Scuole e Associazioni.
È passato un altro anno e nonostante le nostre richieste e osservazioni, la situazione resta purtroppo la stessa ed è quindi doveroso per noi, che siamo una Associazione che ama la concretezza e la soluzione dei problemi e non le facili passerelle, fare il punto della situazione sulla Mobilità della Città, sugli strumenti di programmazione e sulle politiche di gestione messe in atto.
A tale scopo, come facciamo oramai da qualche anno, abbiamo elaborato anche quest’anno – applicandolo alla nostra Città- alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme al Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani, all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano, che è stato presentato ufficialmente e alla presenza della Amministrazione, lo scorso 29 marzo presso ITS A. Bianchini di Terracina considerando che Terracina è l’unica città NON capoluogo di provincia ad essere oggetto di tale analisi approfondita a livello nazionale, grazie anche alle competenze presenti nel Circolo locale e al supporto di Legambiente regionale e nazionale. Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, vengono poi confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città, pubblicati all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano 2018 di Legambiente.
Di seguito il quadro di sintesi degli Indicatori relativi alla Mobilità nella nostra Città per il 2018:
I dati del Trasporto pubblico locale (TPL), sia relativamente alla domanda che all’offerta di servizio, risultano molto al di sotto della media di riferimento, ossia la media delle piccole città. Questi due indicatori, assieme al tasso di motorizzazione auto, ci dicono che Terracina è ancora una città con una mobilità obsoleta – decisamente auto-centrica – ed il servizio di trasporto pubblico è poco usato e poco incentivato. Buono invece il costo del servizio rapportato al numero di Km offerti dal gestore COTRI e la qualità della flotta di automezzi impiegati, quasi tutti a metano o elettrici e sicuramente molto positiva è la adozione da parte del gestore COTRI della piattaforma di infomobilità MOOVIT che andrebbe potenziata ma che rappresenta un ottimo passo avanti di modernizzazione per la Città, segnalata infatti come “Best Practice” cittadina a Legambiente.
Per quanto riguarda gli indicatori sulla mobilità lenta, è buono il dato sui metri equivalenti di piste ciclabili (utilizzabili) ma c’è da migliorare decisamente sulla quantità totale di km di piste disponibili e sulla qualità realizzativa e sulla manutenzione delle piste esistenti oltre che progettare un ampliamento dell’attuale infrastruttura integrando l’esistente ed il nuovo all’interno dei reali flussi (scuola, lavoro) di spostamento cittadino. La mobilità pedonale, visto il grave deficit sia dell’indicatore relativo alle isole pedonali che di quello relativo alle ZTL, Zone 20 e Zone 30, è fortemente penalizzata nella nostra città, dove oramai i marciapiedi praticabili sono inesistenti, occupati da tavolini e sedie dei locali e da dehors (come del resto le piazze). È importante sviluppare la Mobilità dolce ed i servizi di Green Mobility (car sharing, car pooling, bike sharing) anche sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 11. Non esistono ancora scuole raggiunte da un servizio Pedibus e zone a traffico limitato in prossimità delle scuole. Grave la mancanza sia del PUM (Piano della Mobilità) che del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), se ne parla oramai da troppi anni ma siamo ancora senza. Il PUMS è un moderno e imprescindibile strumento di programmazione della mobilità complessiva dei centri urbani, oramai adottato in tantissime Città in Italia e nel mondo e propedeutico ai finanziamenti europei.
Anche alla luce degli indicatori e del confronto con analoghe città a livello nazionale, la Città di Terracina deve affrontare presto e con decisione le questioni cruciali storiche relative al traffico e alla viabilità come, ad esempio: 1) l’organizzazione dei parcheggi di scambio esterni con adeguata segnaletica e navette frequenti e la gestione del traffico e della viabilità che la riducono (in alcune giornate di intensa presenza) e nel periodo estivo ad un ammasso informe di lamiere impossibilitate a muoversi in qualunque direzione; 2) lo stato di incuria e di dissesto a volte grave e pericoloso di molte strade comunali; 3) l’organizzazione della mobilità intermodale e l’assenza di servizi minimi nell’area portuale, abbandonata al degrado da anni e senza un concreto piano di riqualificazione; 4) la difficile mobilità nel centro storico alto, irrisolta da sempre, nonostante le ultime programmazioni della Navetta al Centro Storico e il futuro Ascensore delle Poste centrali; 5) la mancata attuazione della direttrice stazione-mare, pianificata con lungimiranza negli anni ’70 per intercettare ed alleggerire il traffico entrante a Terracina dall’Appia e fondamentale per collegare alla Città la nuova urbanizzazione oggi dimenticata del Calcatore; 6) il Polo Trasporti, mai decollato ed in stato di abbandono cronico con una stazione ferroviaria “fantasma” oggetto di atti di vandalismo; 7) la carenza di manutenzione e lo stato di degrado delle infrastrutture primarie, con il Ponte sul Sisto demolito e solo dopo due anni oggetto di una provvisoria ricostruzione, 8) la situazione precaria della Superstrada Terracina-Frosinone, 9) la Stazione ferroviaria ed il Treno finiti nell’oblio oramai dal 2012 ed ora preda perlopiù di comode strumentalizzazioni elettorali nell’ambiguità alimentata tra i lavori per la messa in sicurezza del Monte Cucca per il rischio idrogeologico ed il ripristino della linea ferroviaria, ovviamente assai più complesso e costoso; 10) il sottoutilizzo e la carenza di servizi della Stazione di Monte San Biagio-Terracina mare, strategico snodo di connessione sulla linea ferroviaria nazionale fl7, il cui collegamento con la Città andrebbe invece incentivato e valorizzato, allungandolo anche agli orari notturni, anche con servizi di taxi e navette veloci, e su cui il nostro Circolo è impegnato, dall’anno scorso, con una importante azione permanente sulla mobilità sostenibile a livello europeo; 11) la mancanza di un progetto integrato di Ciclabilità cittadina integrato nei flussi reali di spostamento delle persone, che preveda anche l’interconnessione con la futura ciclovia nazionale del Sole (sulla quale invece il Comune di Sabaudia e di San Felice stanno investendo!) e che superi l’obsoleto Anello Ciclabile pensato per il passeggio in bici; 12) lo sviluppo dei servizi di Green Mobility (car sharing, bike sharing, car pooling) vista anche la loro valenza per una Città turistica; 13) la pianificazione del trasporto Casa-Scuola che garantisca aree sicure e a misura di bambino libere dall’invasione delle automobili, pianificando servizi di Pedibus, creando percorsi sicuri (per le centinaia di studenti che ogni giorno si spostano dal polo trasporti della Stazione agli Istituti superiori Bianchini e Leonardo da Vinci con il pericolosissimo attraversamento dell’Appia), inserendo le scuole all’interno di zone a traffico limitato ed evitando così traffico, code e smog all’ingresso e all’uscita; 14) la promozione e l’istituzione della figura del Mobility Manager nelle scuole e nelle realtà di lavoro pubbliche e private con più dipendenti; 15) un disegno organizzato e chiaro delle modalità di spostamento delle persone e delle merci, la ricerca di fondi e la progettazione finanziata per poter accedere ai molti finanziamenti regionali, nazionali ed europei che vengono banditi sul tema della mobilità; 16) la grave mancanza di un Piano della Mobilità, a riguardo, visto che anche l’Unione Europea spinge per il superamento del Piano urbano del traffico (PUT), ormai obsoleto, con il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), finanziato dall’Ue, ci chiediamo perché il nostro Comune continua ancora ad aggiornare, e a proprie spese, il PUT.
“Tutto ciò premesso, pur complimentandoci con tutti per la organizzazione di molti eventi in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile a Terracina, abbiamo ritenuto, pur invitati dalla Amministrazione, di non aderire non in contrasto ma semplicemente in coerenza con quanto sopra riportato.
Non siamo affatto soddisfatti delle politiche per la mobilità della nostra Città e chiediamo nuovamente al Sindaco, e a distanza di un anno dalla nostra prima richiesta, di istituire un Osservatorio comunale sulla Mobilità ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto Comunale, aperto a tutti i portatori di interesse (e speriamo che questa volta Legambiente sia ammessa a partecipare a differenza di quanto purtroppo sta accadendo per l’Osservatorio Rifiuti!) per affrontare, finalmente con urgenza e decisione, le rilevanti problematiche relative alla mobilità della nostra Città e per fornire risposte concrete alle tante questioni aperte, risposte che la Città attende oramai da troppo tempo e che non possono di certo limitarsi al, seppur necessario ed apprezzabile, lavoro di rattoppo delle strade comunali disastrate, all’attivazione di alcuni servizi di bus-navetta durante il periodo estivo, o all’avvio di alcuni interventi estemporanei e fuori da un inesistente quadro programmatico coerente sulla mobilità cittadina, come l’ascensore per il centro storico, il parcheggio a San Domenico o il nuovo ponte pedonale sul canale di navigazione al porto o nella periodica organizzazione di eventi per la Settimana Europea.
Un Osservatorio dedicato al tema della Mobilità nel quale condividere idee, proposte e soluzioni, mettere al centro della discussione anche il tema importante dell’Autostrada Roma-Latina che va superato con soluzioni intelligenti di adeguamento della Pontina fino a Terracina mettendo sul tavolo anche il tema della metropolitana leggera, o il tema del ripristino della ferrovia Terracina-Priverno Fossanova sul quale va fatta chiarezza dopo quasi otto anni e vanno definiti obiettivi, tempi e costi certi e per quale il nostro Circolo, senza clamori, è impegnato insieme all’Osservatorio Trasporti Regionale e Legambiente Lazio con una iniziativa di pressione in Regione Lazio che a breve sarà resa pubblica.
Un Osservatorio nel quale progettare un Piano della Mobilità condiviso e partecipato e dare un senso e vera sostanza a manifestazioni come “La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile” che devono essere un’occasione per lanciare progetti ed iniziative di contenuto, discutere di sviluppo e trasformazione della Città, e lanciare finalmente un Osservatorio Partecipato aperto a tutte le proposte e le competenze, e non solo per organizzare passeggiate nei parchi e visite guidate nel centro storico, attività di sensibilizzazione sicuramente apprezzabili ma che poco hanno a che vedere con lo spirito e le finalità di una manifestazione importante come questa. A meno che non si voglia ridurre queste manifestazioni allo scopo minimo di collezionare qualche foglio di carta necessario per la pratica annuale relativa al conseguimento della Bandiera Blu” – ha dichiarato l’ingegner Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente di Terracina.