TRATTA FERROVIARIA “PRIVERNO-TERRACINA”. FERMI 6 MILIONI DI EURO. M5S: “A 7 ANNI DALLA CHIUSURA OBBLIGO MORALE DELLA REGIONE RIATTIVARLA”

Priverno-Terracina

Sono passati sette anni dalla chiusura della tratta ferroviaria “Priverno – Terracina” e a quattro giorni dalla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (16-22 settembre), arriva la richiesta della consigliera regionale Gaia Pernarella (M5S) affinché siano attivati dalla Regione Lazio i sei milioni di euro stanziati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti ma, ad ora, fermi.

Zingaretti
Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio

Avere lasciato Terracina senza collegamento ferroviario è stata una scelta assai poco lungimirante: i sei milioni di euro stanziati per il ripristino della linea ferroviaria dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del cosiddetto “addendum” all’approvato Piano Operativo Infrastrutture siano utilizzati quanto prima per cantierizzare un’opera che cittadini, associazioni e visitatori della terza città della provincia di Latina non hanno mai smesso di chiedere – così Gaia Pernarella, nel settimo “anniversario” della chiusura della tratta ferroviaria Priverno Fossanova – Terracina – Dopo il finanziamento ottenuto dal Comune per la messa in sicurezza del Monte Cucca, ora è tempo che la Regione Lazio tiri fuori dai propri cassetti il progetto di Ferrovie e la Giunta Zingaretti si adoperi al ripristino della Linea, sbloccando il finanziamento fermo al Ministero, intervenendo qualora necessario nel prossimo collegato al bilancio o nella prossima norma finanziaria. Come peraltro mi propongo di fare con degli emendamenti ad hoc”.

Gaia Pernarella
Gaia Pernarella

Prosegue la consigliera 5 Stelle: “L’Europa ci chiede di promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le cosiddette strozzature nelle principali infrastrutture di rete e proprio in quest’ottica è arrivato il finanziamento da sei milioni di euro per la riattivazione della tratta ferroviaria di cui ogni giorno di più la città sente la mancanza causa un servizio sostitutivo carente e l’obbligo per pendolari del lavoro e dello studio a spostarsi, loro malgrado inquinando e ingolfando il traffico, sulla ancora troppo pericolosa Pontina. Ragioni di sviluppo, turismo e crescita economica – conclude Pernarella -, obbligano moralmente e politicamente la Regione Lazio, ora e subito, a dare seguito a quanto peraltro è già previsto nel Piano di Mobilità regionale e come da ordine del giorno da me proposto, votato e approvato dal Consiglio regionale nella scorsa Legislatura con cui la Giunta Zingaretti ha assunto l’impegno di realizzazione dell’opera dichiarandola prioritaria: nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile sarebbe un segnale, dopo tanti proclami, che finalmente anche nel Lazio le cose stanno cambiando. Per davvero”.

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