Nella giornata di ieri, il personale della sezione Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali della Squadra Mobile, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, ha proceduto all’arresto di un cittadino bengalese classe 1985, irregolare sul territorio nazionale, poiché ritenuto responsabile di reiterati episodi di maltrattamenti ai danni della propria compagna convivente, in stato di gravidanza.
L’attività di indagine è iniziata alcuni giorni fa quando, nella notte, è arrivata alla Sala Operativa della Questura di Latina la richiesta di aiuto da parte di una cittadina bengalese che in strada si lamentava di essere stata appena percossa dal compagno; la Volante intervenuta conduceva la donna presso il Pronto Soccorso per le cure del caso, accertando peraltro che era nelle prime settimane della gravidanza.
A seguito della denuncia sporta e dell’attività di riscontro condotta dagli Agenti della Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura di Latina, si sono così ricostruiti numerosi episodi di violenza fisica da parte dell’indagato nei confronti della convivente bengalese: in particolare gli stessi risultano reiterati ormai da quasi un anno, quando l’uomo uscito dal carcere dapprima ha iniziato una stabile convivenza con la compagna e poi con la stessa si è sposato con rito bengalese.
Nello specifico, dal settembre 2018 la donna, trasferitasi presso l’appartamento dell’indagato a Latina, ha iniziato a subire costanti e reiterati atti vessatori.
La circostanza che nel giugno 2019 la donna fosse rimasta incinta risultò idonea ad aggravare ed inasprire il comportamento dell’uomo proteso a farla abortire.
Le diverse intenzioni dalla donna, volenterosa di proseguire la gravidanza, sono state la causa degli ultimi episodi di violenza del 12 agosto 2019, quando con violenti schiaffi al volto le ha provocato lesioni; o ancora del 26 agosto 2019, quando con l’utilizzo di un bastone le ha cagionato un trauma cranico e contusioni multiple, guaribili in 21giorni.
I fatti per i quali si procede rendono evidente che si è in presenza di un soggetto violento, con precedenti penali e di polizia, la cui pericolosità è aggravata dall’assunzione abituale di sostanze alcoliche e stupefacenti.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.