GIOVANE CIECO E AUTISTICO LEGATO IN OSPEDALE, IL CASO FINISCE IN PARLAMENTO

Giovane di Cisterna cieco e autistico legato in ospedale da oltre un mese senza assistenza adeguata. Le deputate del Movimento Cinque Stelle, Stefania Ascari e Ilaria Fontana, presentano una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute

Finisce in Parlamento il caso del giovane autistico e cieco, legato in un letto di ospedale. A interrogare il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sono le due parlamentari del Movimento Cinque Stelle, Stefania Ascari e Ilaria Fontana.

“Un giovane affetto da disturbo dello spettro autistico – scrivono le due deputate – sarebbe stato legato a un letto d’ospedale per oltre un mese presso una struttura sanitaria di Latina, in condizioni che potrebbero configurare una grave violazione dei diritti umani e sanitari.

L’episodio è stato denunciato dall’attivista Alessia Carletti, che ha segnalato il caso come un abuso nei confronti del paziente, evidenziando la mancanza di alternative assistenziali adeguate per persone con disabilità psichiche e cognitive.

La privazione della libertà personale attraverso mezzi di contenzione prolungata solleva preoccupazioni sotto il profilo della legalità, della deontologia medica e della tutela della dignità della persona, in contrasto con quanto previsto dalla normativa italiana e dalle convenzioni internazionali sui diritti delle persone con disabilità.

La contenzione fisica deve essere utilizzata esclusivamente come extrema ratio, per brevi periodi e in condizioni di emergenza, nel rispetto delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle raccomandazioni del Comitato Nazionale per la Bioetica.

L’assenza di strutture adeguate per l’assistenza delle persone con disturbi del neurosviluppo e disabilità psichiche gravi rappresenta una problematica diffusa in Italia, spesso determinando il ricorso improprio alla contenzione in ambito ospedaliero.

È fondamentale garantire un’assistenza sanitaria che rispetti i principi della dignità umana, del diritto alla salute e della libertà personale, assicurando percorsi terapeutici e assistenziali adeguati per i pazienti con esigenze particolari”.

“Si chiede di sapere se il Ministro sia a conoscenza dei fatti segnalati e se intenda avviare un’indagine per verificare le circostanze del caso e l’eventuale responsabilità della struttura sanitaria coinvolta.
Quali misure urgenti intenda adottare per prevenire il ricorso alla contenzione prolungata in ambito ospedaliero e garantire il rispetto delle linee guida nazionali e internazionali sulla gestione dei pazienti con disturbi psichici e del neurosviluppo.

Se siano previsti interventi per potenziare le strutture di accoglienza e i servizi di assistenza domiciliare per le persone con disabilità psichiche, al fine di evitare il ricorso improprio al ricovero ospedaliero e alla contenzione fisica. Se il Ministero della Salute intenda promuovere campagne di formazione e sensibilizzazione rivolte al personale sanitario per favorire l’adozione di pratiche assistenziali rispettose dei diritti dei pazienti con disabilità. Se si intenda istituire un monitoraggio sistematico sul fenomeno della contenzione ospedaliera e prevedere misure sanzionatorie per le strutture che non rispettano le normative vigenti in materia2.

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