Violentata dall’uomo che aveva affittato l’appartamento a lei e al suo compagno: iniziato l’incidente probatorio
È iniziato oggi, 23 gennaio, l’incidente probatorio, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, di una donna di 29 anni, di nazionalità indiana, la quale sarebbe stata violentata da un 49enne originario del Bangladesh, difeso dagli avvocati Amleto Coronella e Francesco Vasaturo. La vittima, con l’aiuto di una traduttrice, è stata chiamata a testimoniare sulla circostanza di violenza sessuale accaduto in un appartamento ubicato nel quartiere di Campo Boario, a Latina.
A svolgere l’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Giorgia Orlando, è stata la Polizia di Stato che ha raccolto le prove nei confronti del 49enne del Bangladesh che aveva affittato la casa alla donna e al suo compagno che ci vivevano con una bambina di appena due anni.
Sia la 29enne che il compagno sono braccianti agricoli con regolare permesso di soggiorno e avevano trovato quella casa, a Latina, grazie al bengalese di professione imprenditore agricolo. Al che, lo scorso febbraio 2024, l’episodio è stato denunciato dalla 29enne.
Secondo la giovane, approfittando dell’assenza del compagno, il bengalese sarebbe entrato dentro l’appartamento costringendola ad avere un rapporto sessuale, davanti al bambino di due anni che dormiva nella culla.
Dopo la denuncia alla Polizia, la donna è stata condotta all’ospedale Santa Maria Goretti. Dopodiché sono scattati tutti gli accertamenti del caso tanto che è il l’uomo era finito agli arresti domiciliari, mentre al momento è colpito dalla misura meno grave del divieto di avvicinamento.
La donna, nel corso della testimonianza odierna, non ancora conclusa e rinviata per la fine al prossimo 28 gennaio, ha ripercorso le fasi di quel giorno. Finì al pronto soccorso del Santa Maria Goretti in stato confusionale e ai sanitari raccontò di non aver urlato e opposto resistenza all’uomo per non svegliare la bambina che dormiva.
Trasferitasi nell’appartamento con il nuovo compagno dopo aver perso il marito, il bengalese si sarebbe recato in casa, in quanto proprietario della stessa, per fare una riparazione. È lì che sarebbe avvenuto lo stupro, sebbene la ricostruzione sia messa in dubbio dai legali dell’uomo in quanto quest’ultimo ha negato da sempre ogni tipo violenza, che viene contestata in maniera aggravata per la presenza del minore (la bambina che dormiva in casa).