Nuovo rinvio dell’udienza preliminare per l’agente della polizia penitenziaria accusato di aver perseguitato la sua ex ragazza
È stata rinviata al prossimo 15 aprile l’udienza preliminare che vede come indagato il 30enne, agente della polizia penitenziaria, difeso dall’avvocato Gianni Lauretti. L’accusa è quella di stalking ai danni della sua ex ragazza di 27 anni. Entrambi, accusato e vittima, sono di Latina. Il rinvio, disposto dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, è arrivato in ragione del fatto che l’avvocato difensore ha mosso una eccezione sulla legittimità della costituzione di parte civile da parte della ragazza, assistita dall’avvocato Maria Belli. Secondo il legale, che richiama la Cassazione, la ragazza non può costituirsi parte civile dal momento che l’istanza di patteggiamento è arrivata prima dell’udienza preliminare.
Ad aprile scorso, il 30enne, accusato di stalking, che nel frattempo, avendo vinto un ricorso in sede amministrativa, è stata reintegrato sul posto di lavoro, sebbene senza l’utilizzo dell’arma, aveva ha chiesto il patteggiamento a 1 anno e 4 mesi. Al contempo, il 30enne ha intrapreso un percorso psicologico attraverso l’Ufficio di esecuzione penale esterna, come previsto nei casi di messa alla prova.
A metà febbraio, il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, aveva disposto una nuova ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il 30enne. A febbraio, davanti all’allora giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano, si era svolto il rito direttissimo nei confronti del 30enne che, il 6 febbraio, era stato arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna. Si tratta di un processo distinto (ma connesso) da questo che si sta svolgendo con l’udienza preliminare.
Il 30enne, infatti, nonostante avesse un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa, secondo l’accusa, aveva cercato di avvicinare la ragazza di 27 anni. È per questo che i Carabinieri della Compagnia di Latina lo avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, per il reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa famiglia e del divieto di avvicinamento dei luoghi frequentati dalla persona offesa.
La giovane, immediatamente, una volta aver visto l’uomo nel centro commerciale di Latina Fiori dove era anche lei presente, aveva contattato il 112 che ha inviato sul posto una pattuglia della sezione Radiomobile e una pattuglia della Stazione Carabinieri di Borgo Podgora. L’arrestato, dopo le formalità di rito, era stato accompagnato presso la propria abitazione ed era comparso davanti al giudice del Tribunale di Latina.
Secondo la versione fornita al magistrato, il 30enne ha negato di aver provato ad avvicinare alla sua ex, sostenendo di essersi trovato nel centro commerciale Latina Fiori senza sapere della sua presenza.