Trovato in possesso di un motociclo e di sedie rubate dai Carabinieri, mentre gli notificano la Sorveglianza Speciale
Nella giornata di ieri, 14 novembre, i Carabinieri della Stazione di Latina – Borgo Podgora hanno notificato un decreto di applicazione della misura di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza emessa dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata-Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina. L’Autorità Giudiziaria, concordando la proposta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, guidato dal tenente colonnello Antonio De Lise, ha emesso il provvedimento nei confronti del 41enne Paolo Baldascini, ritenuto pericoloso in quanto persona che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa, oltreché ad essere dedito alla commissione dei reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.
L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come l’uomo, sin da quando era poco più che maggiorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati di estorsione contro la persona e in materia di stupefacenti.
Il provvedimento obbligherà l’uomo, per i prossimi 3 anni, a fissare la propria residenza, comunicandola all’Autorità, senza poter uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21:00 alle 06:30, a mettersi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subito condanne o non sono sottoposte a misure di prevenzione.
Nel procedere alla notifica, i Carabinieri della Stazione di Borgo Podgora, durante un controllo eseguito presso l’abitazione del 41enne, hanno rinvenuto nella disponibilità di questi un motociclo e 8 sedie da esterno, il tutto risultato oggetto di due distinti furti avvenuti in un recente passato. Infatti, attraverso approfondimenti investigativi, i Carabinieri hanno avuto modo di riscontrare che il mezzo era stato asportato ad un 36enne del luogo, mentre le sedie erano state rubate presso un ristorante di Latina. Pertanto, Baldascini è stato denunciato per ricettazione.
L’uomo, noto agli investigatori per i suoi trascorsi giudiziari, nel corso degli anni si è reso responsabile di diversi reati inerenti gli stupefacenti. Inoltre, nel 2008 venne arrestato per omicidio preterintenzionale durante una lite dovuta ad un debito di droga. Nel 2008, infatti, Baldascini massacrò di botte Giorgio Soldi per un debito di droga: condannato in appello a sette anni di carcere con una pena ridotta di un terzo rispetto a quella di primo grado; in seguito la Corte di Cassazione confermò.
L’allora 27enne Paolo Baldascini, già pregiudicato all’epoca, è appartenente ad una famiglia da sempre considerata vicina al clan dei Casalesi, ossia alla consorteria retta da Ettore Mendico detto “Bertoldo” (impiantata a Castelforte e SS. Cosma e Damiano), condannato nel processo Anni ’90 (quello iniziato dalla denuncia, poi ritrattata in Aula, di Antonio Ciarelli). Anche Matteo (il padre di Paolo) e Mario Baldascini furono condannati insieme al boss Mendico, considerati la vera guardiania dei Casalesi a “Latina città” dalla metà degli anni Novanta.
Ad ogni modo, tornando all’episodio per cui Paolo Baldascini è ascritto alla storia balorda della città, Giorgio Soldi morì dopo quasi una settimana di agonia, dopo essere stato picchiato e lasciato a terra come un cane in Piazza della Libertà nella notte tra il 19 e il 20 luglio 2008.
Baldascini fu indagato per l’aggressione ma fuggì per costituirsi qualche giorno dopo, presentandosi in Questura a Latina accompagnato dal suo legale.