Il coordinamento intercomunale delle associazioni per un reale impegno di tutte le comunità sugli incendi boschivi
“I nostri territori hanno subito costantemente il degrado causato dagli incendi boschivi che risultano, nella stragrande maggioranza dei casi, di origine dolosa. Le motivazioni sono diverse e cambiano da zona a zona.
Quello che purtroppo rimane costante è la devastazione del territorio con grande danno per la biodiversità e, di riflesso, per la tenuta del suolo che presenta rischi idrogeologici sempre più elevati. La preoccupazione nasce anche dalla consapevolezza che nel periodo di grave crisi climatica che sta vivendo il nostro pianeta questi eventi amplificano ancora di più gli effetti sull’ambiente e sulla vita delle popolazioni.
Per questo motivo le associazioni firmatarie di questo documento, che nel corso degli anni hanno dedicato alla tutela dell’ambiente boschivo e forestale gran parte delle loro attività, hanno deciso di avviare un percorso virtuoso di collaborazione tra istituzioni e cittadini e le associazioni stesse. Le associazioni Circolo Intercomunale Legambiente “Luigi Di Biasio”APS, Circolo Legambiente Pisco Montano, WWF Litorale Laziale, Presidio di Libera Don Cesare Boschin, Associazione Svalvolati Into The Wild, Plastic Free Fondi, Fare Verde Terracina, Fare Verde Fondi hanno inviato un documento alle istituzioni, tra cui il Presidente della Provincia di Latina, i Comuni di Campodimele, Fondi, Itri, Lenola, Monte San Biagio, Sperlonga, Terracina, i Parchi, le comunità montane, l’ATC/LT2, l’Arsial. Il documento ha lo scopo di porre l’attenzione su un tema importante e sulle strategie piccole e grandi per la difesa del nostro ambiente.
Sulla pagina web del coordinamento intercomunale https://coordinamentoincendiboschivi.weebly.com/ è possibile visionare e sottoscrivere il documento. Istituzioni, associazioni, partiti politici, cittadini possono sottoscrivere e aderire al coordinamento.
Negli ultimi anni ogni estate è ricordata come una delle peggiori per gli incendi e i danni che l’intera collettività dovrà pagare nei prossimi mesi in termini di dissesto idrogeologico e perdita di biodiversità.
Il documento proposto è utile per far partire ogni iniziativa destinata a ridurre drasticamente il numero di incendi sul nostro territorio, che diventa sempre più desolato anno dopo anno con grave danno sulla salute dei cittadini e per tutti i settori economici, a partire da quello turistico, e con un impatto sempre più grave sulla crisi climatica. Come ogni fenomeno umano, anche la piaga degli incendi boschivi può essere combattuta e debellata.
Occorre intervenire ora con dei piani di prevenzione efficaci e anche per questo chiediamo alle istituzioni comunali e sovracomunali di attuare quanto previsto dalla legge. È un crimine ai danni del patrimonio comune che mette a rischio la vita delle persone e manda in fumo le possibilità di crescita e sviluppo di tante economie locali. L’applicazione della Legge Quadro 353/2000 è uno strumento fondamentale che può effettivamente contribuire a controllare il numero d’incendi dolosi appiccati sulla spinta di diversi interessi economici criminali. Riportiamo alcuni punti affrontati nel documento: Catasto incendi – aggiornamento e verifica dell’applicazione dei vincoli previsti dalla Legge quadro 353/2000 e sanzioni, amministrative o penali, a seconda della gravità della trasgressione; contrasto al pascolo su aree percorse dal fuoco; contrasto al bracconaggio; contratti di responsabilità; sensibilizzazione, informazione, formazione e pianificazione; progettazione del ripristino ecologico e funzionale. Le associazioni stanno organizzando un incontro pubblico per presentare il documento. Le proposte e gli strumenti per fermare questi ecoreati ci sono e sono previsti dalle leggi ma occorre attuarli e applicarli”.
Così, in una nota, le associazioni del Coordinamento Intercomunale Incendi Boschivi.