“Gli interventi fondamentali previsti negli strumenti programmatori della Regione Lazio e delle Ferrovie, concernenti lo sviluppo del litorale sud del Lazio, sono la riattivazione della Terracina-Priverno Fossanova e il ripristino della linea ferroviaria Formia_Gaeta.
Inoltre, a supporto e non in alternativa alla littorina, andrebbe presa in seria considerazione la proposta del consigliere regionale di Azione, Alessio D’Amato finalizzata alla creazione di un sistema trasportistico via mare da denominare “Metromare del golfo di Gaeta” per il collegamento dei porti di Minturno Scauri – Formia – Gaeta, per raggiungere, successivamente Sperlonga e la costa del Circeo.
In ogni caso è il ripristino della littorina Formia – Gaeta, l’infrastruttura fondamentale in grado di alleggerire il traffico all’interno della conurbazione Formia – Gaeta e offrire una alternativa al trasporto merci, che, oggi, avviene esclusivamente su gomma.
Eppure i lavori di questa tratta ferroviaria sono sospesi. Va dato merito all’On. Federica Onori di Azione di essere riuscita ad aprire uno squarcio su questa vicenda con la sua interrogazione parlamentare e a coinvolgere, sulla eludente e deludente risposta del governo, la cittadinanza di Formia e Gaeta in un’apposita e partecipata iniziativa pubblica svoltasi domenica 27 ottobre scorso.
Insomma i lavori sarebbero stati sospesi perché il Consorzio Industriale, in qualità di soggetto attuatore dell’intervento, non avrebbe provveduto a (a oltre due anni dalla richiesta) inoltrare alla Regione il richiesto progetto della ferrovia revisionato sulla base delle prescrizioni dettate dalla Regione medesima.
E allora è da chiedersi: quali sono stati i motivi ostativi che hanno impedito e impediscono tuttora al Consorzio di rivedere il progetto adeguandolo alle normative vigenti a partire da quelle in materia di circolazione ferroviaria e conseguenti autorizzazioni?
Perché il Consorzio non ha ancora provveduto ad inoltrare il piano programmatico di sostenibilità ambientale ed economica unitamente alla previsione di un attestamento presso gli impianti di Formia gestiti da RFI per il completamento della tratta Bevano – Formia?
I comuni di Formia e Gaeta hanno, in qualità di soci del Consorzio, incalzato quest’ultimo a provvedere? Hanno investito della vicenda l’Ispettorato dei Trasporti ?
Due anni di ritardo da parte del Consorzio e dei Comuni ad esso aderenti senza avere alcuna interlocuzione né alcuna risposta alle richieste della Regione, è assolutamente privo di giustificazione.
Possono, del resto, la stessa Regione e le Ferrovie rimanere inerti di fronte a tutto ciò? Perché non si sono prodigati con spirito collaborativo tra istituzioni per superare questa “impasse”?
Tale ritardo diventa ancor più ingiustificabile oggi, alla luce dell’inserimento da parte della Regione dei comuni di Formia e Gaeta fra le aree beneficiarie della misura denominata Zona Logistica Speciale i cui obiettivi strategici e le linee di intervento sono, appunto, “il rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti di Formia e Gaeta, attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie e stradali”, “dare nuovo impulso al sistema portuale”, “ricostruire una identità marittima adeguata allo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergie tra aree costiere…..” prevedendo “lo snellimento amministrativo e burocratico delle procedure per l’ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione di opere” oltre che “un credito di imposta alle aziende” e “incentivi finanziati con risorse regionali per supportare gli investimenti nelle aree interessate “.
In virtù di ciò, potrebbe essere la Regione Lazio la sede di un tavolo di concertazione tra tutte le parti istituzionali e sociali interessate per “ripartire” tutti insieme, per riprendere con rinnovato slancio e risolutezza la comune battaglia per la littorina.
La politica è definizione degli obiettivi, formulazione delle scelte e impulso, linguaggio della verità e cultura del governare, al di là se si è al governo o all’opposizione.
Questa impostazione è sempre stato il riferimento di Azione di Gaeta di Formia e di Minturno che, partendo dalla individuazione dei bisogni e delle esigenze delle comunità del golfo, ha formulato le proposte sulle quali ha poi investito i parlamentari di riferimento che le hanno fatte proprie.
Correlata alla vicenda del ripristino della littorina è la privatizzazione del piazzale della ex stazione di Gaeta, oggetto di un processo penale ( appena iniziato) presso il tribunale di Cassino .
Se, come deve essere, la precondizione della politica è la legalità, allora si può e si deve rivendicare, ma senza forzature e con equilibrio, che la giustizia faccia il suo corso rapidamente accertando le eventuali responsabilità.
Il piazzale davanti alla stazione di Gaeta deve essere restituito alla sua primaria funzione pubblica con rigorosa convinzione, senza infingimenti o ipocrite o nevrotiche esternazioni e senza trasformismo e spregiudicatezza nei comportamenti concreti che spesso sono incoerenti con gli stessi propri atti deliberativi. È la via maestra, è la via del “fare” con serietà e trasparenza”.
Così, in una nota, il Presidente Provinciale di “Azione”, Arcangelo Palmacci.