SMALTIMENTO DELLA DISCARICA DI CALABRETTO: IL COMUNE DOVRÀ RIVALERSI SUI PROPRIETARI DELLE AREE

Fumarola nella discarica abusiva di Calabretto, Itri
Una delle cosiddette "fumarole" nella discarica abusiva di Calabretto, Itri: veri e propri piccoli geyser maleodoranti che producono gli effluvi tossici di cui si lamentano i cittadini della zona

Smaltimento dei rifiuti nella discarica di Calabretto ad Itri: approvato dal settore “Lavori Pubblici” del Comune lo stato finale dei lavori

Una determina del settore “Lavori Pubblici” del Comune di Itri approva lo stato dei lavori finali per smaltire e rimuovere i rifiuti nella famigerata discarica abusiva di Calabretto.

Nella determina, viene ricordato dal Responsabile dell’Area Tecnica Massimiliano Meschino che “nel Comune di Itri, in località Calabretto, è presente una discarica individuata nel 2019 ricadente su aree di proprietà privata costituita da rifiuti edili quali calcinacci, guaine bituminose, contenitori, plastiche, lastre, e probabilmente eternit”.

La discarica “è stata scoperta in seguito ad incendio che ha dato vita ad una serie di “fumarole” che hanno comportato la combustione di alcuni dei materiali occultati nella suddetta discarica”.

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Sul caso di Calabretto è aperto un’indagine della magistratura, “nonostante il procedimento in corso presso la Procura di Cassino – ricorda il Comune di Itri – non è stato ancora individuato il responsabile e i proprietari dei terreni destinatari di ordinanze contingibili ed urgenti per la rimozione dei suddetti rifiuti non hanno provveduto a quanto intimato”.

L’ente comunale, in considerazione del fatto che non vi sono al momento responsabili dell’inquinamento individuati, deve provvedere allo smaltimento dei rifiuti. Per farlo, è stata inoltrata, nel 2022, la domanda di partecipazione del Comune di Itri con la quale è stato richiesto il contributo massimo previsto dal suddetto bando, pari ad 150.000 euro. A gennaio 2023, la domanda è stata ammessa per il totale dell’importo richiesto. Successivamente, a maggio dello stesso anno, la Regione Lazio ha provveduto a stabilire le modalità di erogazione del suddetto finanziamento, impegnando e liquidando il 50% del contributo concesso a favore del Comune di Itri.

Dopodiché, approvato il quadro economico, il Comune ha avviato una procedura a evidenza pubblica per individuare il privato che dovrà smaltire i rifiuti. La scelta è ricaduta sul Consorzio siciliano Stabile Appaltitalia di Caltagirone. Il consorzio ha successivamente indicato come esecutore dei lavori la Gino di Cesare Costr. E Manut. Srl, ditta attiva specialmente nel sud pontino e il cui titolare è l’attuale consigliere comunale d’opposizione a Spigno Saturnia, Williams Di Cesare. L’imprenditore spignese, come noto, si presentato alle ultime elezioni amministrative come Sindaco di Spigno con l’appoggio dell’attuale Presidente della Regione, Francesco Rocca, e molti big di Fratelli d’Italia, ma contro l’attuale sindaco Marco Vento, candidato ufficiale meloniano che aveva l’appoggio del consigliere regionale Enrico “Fratone” Tiero.

Tornando a Calabretto, la ditta di Di Cesare ha compiuto i lavori per un importo di 109.516 euro oltre iva 10%, resi definitivi dall’ultimo stato di avanzamento lavori che ha disposto la la liquidazioni degli ultimi 12mila euro e rotti.

Nella determina, si legge che si dovrà procedere come Comune “ai sensi del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii. al recupero delle somme verso il responsabile della contaminazione/abbandono qualora individuato, ovvero nei confronti dei proprietari delle aree”. Proprietari delle aree che, almeno fino al 2019, erano ben visibili tramite una semplice visura. Tra di loro c’era anche il più volte consigliere comunale e dipendente regionale Vincenzo Ialongo.

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