ANFITEATRO DI SEZZE, IL DANNO ERARIALE VA RIPARTITO

Anfiteatro di Sezze (foto da setino.it)
Anfiteatro di Sezze (foto da setino.it)

Ex Anfiteatro a Sezze, la magistratura contabile si pronuncia sul ricorso dell’ex sindaco Andrea Campoli

La Corte dei Conti, su ricorso da parte dell’ex sindaco di Sezze, Andrea Campoli, ha deliberato che “sulla scorta delle considerazioni innanzi svolte, si ritiene quantificabile nella misura maggiore il contributo determinato dal Sindaco Zarra, ed ai membri della sua Giunta, Ciarlo, Agostini, Ricci e Bernabei nonché del Segretario Generale, dott. Luigi Miele…e in misura gradatamente inferiore quella del Sindaco Campoli e degli altri membri della Giunta, Marchionne, Di Raimo, Maurizi, Ciocca, Cardarello, Grenga”. A riportare la notizia, è il portale locale “lanotiziacondivisa.it”.

Il danno all’Erario pari a 1.692.765,92 euro per l’Anfiteatro di Sezze va ripartito previamente scorporando le quote riferibili all’ex Sindaco Lidano Zarra e all’assessore ai Settori produttivi Felice Agostini, deceduti nelle more. “ In conclusione – scrive la Corte dei Conti –  lo stesso è addebitabile nei seguenti termini (cfr restante 72%), salvo la diversa determinazione ritenuta dal Collegio secondo giustizia:

– a Pietro Bernabei in base al ruolo di assessore al Bilancio (I Giunta Zarra) e di assessore ai Lavori pubblici (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 14% (euro 236.987,22);

– a Vincenzo Ricci, che in questa sede, in base al ruolo di assessore ai Lavori pubblici (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);

– a Giuseppe Ciarlo, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);

– a Luigi Miele, che in questa sede, in base al ruolo di Segretario Generale (I e II Giunta Zarra/Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);

– ad Andrea Campoli, che in questa sede, in base al ruolo di Sindaco e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);

– a Umberto Marchionne, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);

– a Sergio Di Raimo, che in questa sede, in base al ruolo di assessore al Bilancio (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);

– a Bruno Cardarello, Marcello Ciocca, Remo Grenga e Antonio Maurizi, che in questa sede, in base al loro ruolo di assessore (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 3% ciascuno (euro 50.782,97 cad.);

– a Vittorio Carlesimo e Mauro Vona, che in questa sede, in base al loro ruolo di Dirigenti responsabili del servizio tecnico del V settore (rispettivamente I Giunta Zarra e II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 2% ciascuno (euro 33.855,31 cad.).

Lo scorso 8 dicembre 2023, Campoli spiegava: “Ho appena ricevuto una Pec dalla Corte dei Conti, con la quale mi viene ingiunto di pagare più di 500.000 euro per il danno cagionato per aver approvato la delibera di Giunta per il secondo stralcio funzionale dell’ex Anfiteatro. Opera che era già iniziata da tempo e per la quale tentammo di mettere “una pezza” ad uno scempio già ampiamente avvenuto. Col senno del poi avremmo dovuto fermarci di fronte a quest’opera non voluta da noi, anzi osteggiata, e portare tutte quelle carte in procura. Ma bisogna esserci portati per certe cose.

Certamente mi difenderò insieme a tutti gli altri amministratori e tecnici coinvolti per far valere le nostre ragioni. Se questo non accadrà, vorrà dire che troverò, insieme alla mia famiglia, il modo per pagare questo debito. A Testa alta. Guardando dritto in faccia gli sciacalli che sempre e solo tali rimarranno”.

A scriverlo, in unn post su Facebook, l’ex sindaco del comune lepino, Andrea Campoli. La storia è quella dell’anfiteatro setino, ormai entrata negli annali come uno degli ecomostri più conosciuti in provincia e non solo (del caso se ne sono occupati anche giornali e tv nazionali). A giugno 2005, vi fu l’inizio dei lavori che deturparono per sempre il teatro presso l’Anfiteatro di Sezze, tanto che si arrivò a una sospensione dei lavori e a una situazione immutata fino ai giorni nostri.

A febbraio 2022, la sentenza del Tribunale Civile di Roma condannò l’Ente a restituire i fondi regionali ottenuti per i lavori mai realizzati. Il Consiglio Comunale, successivamente, votò a maggioranza la rateizzazione del debito “monstre” da 1,3 milioni, derivante dalla medesima sentenza a cui il Comune ha deciso di non appellarsi.

Le richieste della Procura contabile a Campoli e a tecnici e amministrazione derivano proprio da quella sentenza non appellata. Oltreché a Campoli, a cui la magistratura contabile chiedeva la somma di quasi 508mila euro, c’erano richieste per il responsabile del servizio tecnico e Rup del secondo lotto, Mauro Vona, per quasi 254mila euro; la stessa cifra è in capo al direttore dei lavori Mauro Iannozzi. E ancora: 169mila euro per il segretario generale Luigi Miele, oltre 84mila euro per il vice sindaco Umberto Marchionne e, infine, poco più di 42mila euro ciascuno per gli assessori Remo Grenga, Pietro Bernabei, Bruno Cardarello, Antonio Maurizi e Marcello Ciocca

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