Il consigliere regionale del Pd dopo il confronto in commissione Trasparenza: “Necessaria un’azione congiunta per superare l’impasse”
“È necessario e urgente sciogliere alcuni dubbi e nodi sulle attività connesse al porto canale di Rio Martino, a partire dal mancato sblocco da parte della Regione Lazio degli oltre 600mila euro previsti per l’intervento di dragaggio organico. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun chiarimento rispetto ai motivi di questo grave ritardo, né dagli assessori comunali interessati, né in sede di audizione in Consiglio regionale dagli assessori competenti o dalle direzioni regionali”.
Così il consigliere regionale del Partito democratico, Salvatore La Penna, dopo la seduta della commissione Trasparenza cui ha partecipato ieri. “Ringrazio la presidente Floriana Coletta per l’invito, la seduta è stata un’occasione preziosa e utile per fare il punto sullo stato delle procedure per il dragaggio e l’affidamento della gestione del porto canale. Purtroppo si continuano a ignorare le ragioni del blocco delle risorse per il dragaggio. Ne abbiamo chiesto conto già a luglio nella XII Commissione del Consiglio Regionale, ma anche in quella sede non sono state fornite risposte chiare”.
Oltre a fare luce sui motivi di questo stallo, il consigliere La Penna ritiene necessario portare a compimento tutte le procedure per l’affidamento dei posti barca: “Per prima cosa – sottolinea – vanno risolte le criticità a livello impiantistico e strutturale che finora hanno impedito di espletare in maniera definitiva le procedure. A tal riguardo, trattandosi di somme non particolarmente esose, sarebbe auspicabile che la Regione sostenesse finanziariamente gli interventi”.
“Non ultimo, come ribadito in più occasioni, con i fondi europei – spiega La Penna – si sono aperte diverse possibilità di finanziamento per le infrastrutture portuali. Appare dunque necessaria un’azione a tutti i livelli da parte della classe politica e amministrativa pontina per chiedere alla Regione o ai Ministeri competenti un ulteriore sforzo per completare definitivamente le opere dell’ultimo lotto del progetto di riqualificazione e messa in sicurezza del canale”.
“Il problema è annoso e un primo passo verso la sua risoluzione era stato compiuto a febbraio 2020 con l’approvazione in Consiglio regionale di un emendamento a firma mia. Un passaggio importante – ricorda il consigliere dem – propedeutico alla successiva intesa tra comune di Latina e comune di Sabaudia, che vide la sinergia fra Regione Lazio, Provincia di Latina ed enti locali. A distanza di 4 anni – conclude – non possono essere più consentiti stalli né rimpalli di responsabilità”.