TRASPORTI A TERRACINA, EUROPA VERDE: “DOPO DECENNI, SERVE UN PIANO COMPLESSIVO”

Gabriele Subiaco, consigliere comunale di Terracina con il gruppo "Europa Verde"
Gabriele Subiaco, consigliere comunale di Terracina con il gruppo "Europa Verde"

Nella seduta di Consiglio Comunale del 12 settembre scorso, il Consigliere Gabriele Subiaco di Europa Verde Terracina ha presentato e discusso una interrogazione sullo stato di attuazione del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) del Comune di Terracina, adottato, con Delibera Commissariale assunta con i poteri della Giunta Comunale n. 42 del 18/04/2023, quindi ormai un anno e mezzo fa. La mobilità sostenibile è un modo alternativo di pensare la mobilità all’interno delle città e il PUMS è lo strumento di pianificazione della mobilità sostenibile individuato a livello europeo per raggiungere l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto, migliorare la qualità dei servizi di mobilità e trasporto, la qualità dell’aria, ridurre le emissioni di gas serra e delle polveri sottili, ridurre l’Inquinamento acustico, migliorare la sicurezza e salute dei cittadini e l’ambiente urbano.

L’interrogazione chiedeva in particolare all’Amministrazione di riferire in merito: allo stato di avanzamento dell’iter di approvazione del PUMS e della relativa VAS (Valutazione Ambientale Strategica); gli impatti del PUMS sulla strumentazione urbanistica vigente e l’interazione tra PUMS e PEBA (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche); la strategia di attuazione delle 30 azioni previste dal PUMS e come l’Amministrazione intende reperire le risorse per realizzare il piano che prevede un investimento complessivo monstre di oltre 133 milioni di euro; come si inquadrano in questa strategia gli obiettivi inseriti nel DUP e nel  Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2024-2026; infine come si pensa di organizzare il monitoraggio del piano per garantire il  raggiungimento di tutti gli obiettivi di sostenibilità fissati.

Dalla sintetica risposta dell’Amministrazione alla interrogazione da parte dell’Assessore Casabona, interrogazione che era stata inviata e protocollata già il 25 giugno scorso, abbiamo compreso che la VAS ha concluso il suo iter e che è in corso di redazione la delibera per portare in approvazione il Piano in Consiglio.

Ora, ad oggi, questo piano ancora non risulta approvato, nonostante debba essere realizzato entro il 2030, e rischia di rimanere uno sterile esercizio nonostante sia  costato alla collettività oltre 50.000 euro, se non si trovano le risorse economiche (133 milioni di euro stimati) per realizzare  le 30 azioni previste, tra cui le principali riguardano: la creazione di una rete articolata di piste ciclabili, la creazione diffusa di ztl e di zone 10, di strade scolastiche, di parcheggi di interscambio e parcheggi cittadini, di nuove aree pedonali, di piazze e marciapiedi sicuri, di servizi di green mobility come il car e bike sharing.

Ora, sul PNRR, e sui fondi cospicui che lo stesso destinava alla Mobilità, come anche sulle innumerevoli ulteriori misure previste dalla Legge di Bilancio 2018, dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030, dal Decreto MIMS (Ministero Infrastrutture e Mobilità sostenibile) del 23.12.2021, dai fondi regionali, il nostro Comune, in questi anni, ha dormito perdendo una grande opportunità mentre la mobilità ed i trasporti sono estremamente critici come ci ricordano gli indicatori dell’Ecosistema Urbano di Legambiente (dati 2021) tutti deficitari, in particolare: la domanda di trasporto pubblico (2,98 passeggeri trasportati annualmente), l’offerta di trasporto pubblico (10,78 km la percorrenza annua per abitante), il  tasso di motorizzazione auto (64,77 auto circolanti ogni 100 abitanti), la quantità e lunghezza delle piste ciclabili (8,1 km), le isole pedonali (27 mq/100 abitanti l’estensione della superficie stradale pedonalizzata), le ZTL  e le zone a velocità ridotta (10/20/30) permanenti non esistenti, come anche sono assenti i servizi di Green Mobility (car sharing, bike sharing, car pooling). A questo si aggiungono le criticità legate alle principali infrastrutture di trasporto della nostra città: il treno, il porto, le strade urbane ed extra urbane.

Relativamente alla questione treno, che si trascina stancamente dal 2012 senza alcuna via d’uscita, anche a fronte della discussione nel Consiglio Comunale dello scorso 1° luglio, è forse il caso di pensare ad alternative di trasporto in grado di migliorare da subito la vita di cittadini, turisti e pendolari, come ad esempio: incrementare le fermate dei treni regionali per Roma e Napoli coprendo tutto l’arco della giornata con treni ogni ora assicurando navette ecologiche da/per la Stazione MSB-Terracina Mare  in coincidenza con tutti i treni da/per Roma e Napoli; garantire servizio Taxi, incrementare le fermate intercity a MSB sia per Roma che per Napoli che in 45 minuti consentono di raggiungere le due città; prevedere una (tessera/biglietto) unica integrata intermodale per l’uso dei mezzi pubblici comunali, regionali e dei servizi di Green Mobility; migliorare numero e frequenza dei collegamenti del TPL con le aree periferiche della Città e con le frazioni di La Fiora e B. Hermada; studiare la possibilità di realizzare una metropolitana leggera per collegare Terracina, ma anche altri comuni dell’area come Sabaudia e San Felice Circeo con il nodo Priverno-Fossanova della linea ferroviaria fl7 o come tracciato parallelo alla nuova Pontina sgravando il trasporto extraurbano pubblico e privato su gomma inquinante e poco sicuro anche sfruttando le potenzialità delle cosiddette “autostrade del mare“ e delle “metropolitane del mare” incluse nella pianificazione strategica regionale.

Per quanto riguarda il Porto, fondamentale snodo di mobilità cittadina, che quest’anno ha visto anche l’eliminazione del servizio di trasporto passeggeri e merci regionale con traghetti con le isole pontine, Europa Verde ha presentato, con il Consigliere Regionale Marotta, una interrogazione a risposta immediata, al Consiglio regionale, depositata il 12 marzo 2024 e discussa nella seduta di Consiglio del 10 luglio scorso, concernente “Interventi Urgenti di Efficientamento del Porto Regionale di Terracina in vista della prossima stagione estiva”ribadendo lo stato di degrado in cui versa l’area portuale, con l’assenza dei servizi essenziali anche igienici, la presenza di edifici fatiscenti e pericolanti, la situazione dell’area camper “selvaggia” nel parcheggio dell’Area Stella Polare, il problema del non utilizzo di uno spazio vitale per la città come l’Area del Molo, il problema del ponte dell’ospedale nodo cruciale della viabilità ma la cui struttura non può continuare a sopportare a lungo i carichi attuali, il problema del mancato prolungamento della pista ciclabile dal Lungomare Circe alla zona di Levante. 

Sempre in tema di infrastrutture, è sotto gli occhi di tutti, la situazione disastrosa delle strade urbane ed extraurbane che necessitano del rifacimento del manto stradale e della messa in sicurezza.  Per quanto attiene all’ambito urbano, speriamo di vedere presto in azione questo benedetto accordo quadro siglato per la manutenzione delle strade cittadine con un piano preciso di interventi secondo una strategia e degli obiettivi chiari ed oltre al rafforzamento della sicurezza degli attraversamenti in corso, vanno introdotte sicuramente zone 30 in prossimità delle zone balneari (con attraversamenti molto frequentati non solo in estate) e in prossimità delle scuole, chiese e dell’ospedale, cliniche, centri medici e RSA, ricordando che le zone 30 sono previste dalla normativa europea e hanno mostrato di ridurre di molto il tasso di mortalità da incidente come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Come anche è prioritario l’adeguamento per il soccorso e la messa in sicurezza di tutta la Pontina da Roma fino a Terracina, una delle arterie di comunicazione più pericolose d’Italia, con oltre 600 morti negli ultimi anni, e della Terracina-Frosinone, purtroppo anch’essa costruita senza una corsia di soccorso e procedere rapidamente con la realizzazione della struttura definitiva del Ponte sul Sisto, che continua ad essere il solito collo di bottiglia per i turisti e i residenti di Via Terracina.  

“Considerato che dal 16 al 22 settembre Terracina si unirà alle città di tutta Europa per promuovere una mobilità più sostenibile e a misura d’uomo aderendo alla SEMS- Settimana Europea della Mobilità 2024, con un programma che come gli anni scorsi si annuncia fitto di iniziative a cura di scuole, comitati e associazioni oltre che della Amministrazione, questi temi dovrebbero essere al centro di dibattiti all’interno di questo importante appuntamento annuale. Leggendo il programma proposto dal Comune di Terracina per la SEMS 2024 notiamo invece che non viene dedicata nessuna attenzione al PUMS e alle azioni previste, non si prevede nessuna conferenza, convegno, assemblea pubblica per presentare ai cittadini almeno le azioni principali del Piano (che è in via di approvazione), e non ci si impegna per ora su nessuna misura permanente nonostante le necessità evidenziate a parte la assolutamente condivisibile proposta di istituzione della Zona 30 per il tratto balneare di Levante da Torre Gregoriana a Piazza della Repubblica a cura di Legambiente. Per concludere, sono passati alcuni decenni dall’ultima, e forse unica opera viaria importante a Terracina, dal tempo dei romani, e parlo della tangenziale della città realizzata con la galleria a doppio fornice sotto Monte Giove di 2700 metri di lunghezza, che dobbiamo alla lungimiranza e alla tenacia dell’ingegnere Gabriele Panizzi, un’opera che comincia anch’essa a mostrare qualche problema di sicurezza ed attualmente soggetta a importanti lavori di manutenzione, ed attualmente è priva di sufficiente areazione come può sperimentare chiunque percorra il tratto in galleria con finestrini aperti e penso che sia arrivato il tempo di guardare a 360 gradi alla mobilità di questa città con un piano complessivo, che sia in grado di affrontare le grandi questioni della viabilità, del traffico, della mobilità sostenibile e dei trasporti urbani ed extraurbani delle persone e delle merci, che si trascinano da troppi anni e che ne condizionano fortemente lo sviluppo. Certo questioni non semplici da risolvere guardando l’orografia del territorio e il suo sviluppo urbanistico negli anni, ma che non possiamo continuare a rimandare all’infinito perché costantemente travolti dalle emergenze come la chiusura di via San Francesco Nuovo o di alcuni tratti di via Lungolinea la cui risoluzione non può però richiedere anni”, dichiara Gabriele Subiaco, Consigliere al Comune di Terracina per Europa Verde Terracina, co-portavoce di Europa Verde Terracina, Consigliere Nazionale di Europa Verde.

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