Caso Lollo: dopo le condanne in via definitiva stabilite dalla Cassazione, la Corte dei Conti quantifica il danno
Era di 1 milione di euro la richiesta che la magistratura contabile aveva concluso, a gennaio 2023, nei confronti dell’ex magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Latina, Antonio Lollo, condannato a 3 anni e 6 mesi con sentenza passato in giudicato.
Lollo, come noto, fu tratto in arresto nel marzo 2015 dalla Squadra Mobile, con il coordinamento del Pm Luigia Spinelli, a seguito di una complessa indagine che dimostrò la sua responsabilità penale quale autore di delitti contro la pubblica amministrazione, in concorso con professionisti – in primis avvocati e commercialisti – che ricoprivano incarichi in numerose procedure concorsuali, finite nel mirino degli inquirenti. Tutto a danno di aziende e creditori. L’ex magistrato patteggiò una pena per 3 anni e mezzo di reclusione.
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A oltre 600mila euro complessivi ammontava invece la richiesta della Corte dei Conti per gli altri coinvolti nella vicenda: l’architetto Fausto Filigenzi, il finanziere Roberto Mendutti, i commercialisti Marco Viola, Vittorio Genco e Massimo Gatto e l’avvocato Luigi Fioretti.
Tutti condannati in via definitiva, la Corte dei Conti chiedeva loro il risarcimento per il danno provocato all’amministrazione giudiziaria. Lollo e gli altri hanno presentato in udienza, che si è tenuta lo scorso aprile, le loro contro-deduzioni.
La Corte dei Conti ha emesso la sua sentenza, rigettando la richiesta di danno erariale per il militare della Guarda di Finanza Roberto Menduti, e disponendo la condanna per tutti gli altri, pur con cifre molto lontane dalla richiesta formulata dalla Procura contabile.
All’ex magistrato Antonio Lollo è stata comminata una condanna di appena 50mila euro. Ridotte anche le somme che dovranno versare, al netto dell’appello che potranno proporre, anche per gli altri co-imputati. Di seguito: 22mila euro per Vittorio Genco; 14mila euro per Marco Viola; 9500 euro per Marco Gatto; 8mila euro per Fausto Filigenzi e 5mila euro per Luigi Fioretti.
Per quanto riguarda il seguito del processo penale, rimane in piedi un altro pezzo di inchiesta nel procedimento incardinato presso il Tribunale di Latina che vedeva sul banco degli imputati una cancelliera di Piazza Buozzi deceduta e altri due imputati. Un quarto imputato è stato dichiarato prosciolto per intervenuta prescrizione.