Questa mattina è stato inaugurato il nuovo reparto di Cardiologia, Emodinamica e Unità di terapia intensiva cardiologica dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, il primo centro hub in Italia per le cure dell’infarto e tra i primi in Europa.
Alla presenza del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del direttore regionale della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, e del commissario straordinario della Asl di Latina, Sabrina Cenciarelli, insieme con il prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, e il sindaco del capoluogo, Matilde Celentano.
L’eccellenza della rete cardiologica del Lazio ha 22 posti letto di degenza ordinaria, assistiti da un sistema di monitoraggio di telemetria, e può contare su un reparto completamente ristrutturato, insieme con la seconda sala angiografica di ultima generazione, versatile sia per l’attività interventistica coronarica e strutturale, che per l’attività di elettrofisiologia.
Così l’Azienda sanitaria risponde concretamente alla crescente domanda di cure, continuando ad investire nelle più innovative terapie interventistiche per le aritmie complesse e per la cura dello scompenso cardiaco, mediante i dispositivi impiantabili.
Recentemente la Asl di Latina ha messo a terra, inoltre, il potenziamento dell’Unità di trattamento neuro-vascolare, prevedendo altri 9 posti letto di cui uno dedicato ai casi di isolamento, e la realizzazione della prima sala di Emodinamica.
Importanti risorse di Pnrr, edilizia sanitaria e fondi aziendali volte a rafforzare il primato del reparto diretto dal professore Francesco Versaci, erogando maggiori prestazioni anche nel 2024 e riducendo i tempi rispetto al triennio precedente.
Negli ultimi anni l’Azienda sanitaria ha consolidato, infatti, la cura dell’infarto miocardico e delle sindromi coronariche acute, attraverso la rete tempo-dipendente, ottenendo importanti riconoscimenti a livello nazionale ed europeo.
Viene implementa, così, l’offerta sanitaria per la cura dell’apparato cardiovascolare, grazie al nuovo reparto e alla nuova sala angiografica, con la possibilità di trovare rapidamente una risposta alla necessità di salute del territorio.
Basti pensare che nell’ultimo triennio i tempi door-to-balloon, ovvero il periodo dell’accesso alla sala dell’Emodinamica fino alla conclusione dell’intervento, hanno registrato un netto miglioramento, passando da 44 minuti a 33 minuti: ben al di sotto dei 90 minuti fissati dalle linee guida europee. E ancora: nel 2023, secondo il Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari (Prevale), il centro cardiologico del Goretti è il primo nel Lazio per gli infarti miocardici acuti (Stemi) trattati entro i 90 minuti, con una media dell’81 per cento.
I risultati sono straordinari sulle angioplastiche primarie: 577 trattamenti nel 2023 e 519 trattamenti nel 2022 con un trend positivo anche nel primo semestre 2024, quando sono stati effettuati 288 trattamenti. Un altro punto di forza del reparto è il servizio di telemedicina per il controllo remoto dei pacemaker e defibrillatori. Un vero e proprio unicum del panorama regionale: gli ecocardiogrammi color Doppler a domicilio.
“Il modello Santa Maria Goretti per la Cardiologia sta raggiungendo risultati eccellenti nel corso degli anni, grazie al consolidamento e al perfezionamento della rete in un tempo sempre più breve: dalla tele-refertazione dell’elettrocardiogramma eseguito in ambulanza al referto dei professionisti sanitari. Questa modalità consente una diagnosi precoce dell’infarto miocardico, con il trasferimento immediato del paziente nella sala di Emodinamica, saltando, così, anche il pronto soccorso”, ha affermato con soddisfazione Sabrina Cenciarelli, commissario straordinario dell’Asl di Latina.
“Rivolgo un plauso ai professionisti sanitari impegnati ogni giorno, con lo scopo di affinare le prestazioni e la qualità del primo reparto di Cardiologia in Italia, sul quale la Regione Lazio, grazie ai provvedimenti del presidente Rocca, continuerà a investire sia in macchinari di ultima generazione che nel potenziamento dei servizi previsti dalla Rete ospedaliera 2024-2026”, ha aggiunto il commissario Cenciarelli.