SANITÀ TERRITORIALE, LEGA SPI CGIL SUD PONTINO: “NON CI SIAMO”

La lettera aperta del Segretario Generale della Lega Spi Cgil Sud Pontino, Franco Meschino: “Così proprio non va”

“Abbiamo letto con attenzione l’atto aziendale presentato dal Commissario straordinario della ASL di Latina e approvato alcune settimane fa dall’ assemblea dei sindaci della provincia di Latina

Nella sua stesura, è anche un buon lavoro che richiama quanto previsto dal decreto 77/2022 promosso dall’allora Ministro Roberto Speranza, sono obiettivi condivisibili, ma lontani dalla realtà in cui versa la Sanità Territoriale del Distretto LT 5 del Sud Pontino.

È la stessa Asl, che in una propria delibera certifica che gli obiettivi di attività sanitarie per il 2023 nel Distretto 5, come riportato dall’ Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.), sono stati raggiunti solo al 65%, su una scala valutativa che va da un minimo del 60 %, ad un massimo del 100 %, ossia, il nostro distretto si posiziona poco sopra la sufficienza e comunque rimane molto al disotto dei risultati realizzati da altri distretti.

La nostra preoccupazione sul futuro del servizio sanitario pubblico nel nostro territorio è dovuta anche al mancato intervento da parte della ASL sulle diverse carenze denunciate nei mesi scorsi da questa Organizzazione sindacale, per cui, oggi è evidente a tutti i cittadini il progressivo peggioramento della efficacia ed efficienza del servizio sanitario pubblico.

Questa lettera vuole mettere all’ordine del giorno le carenze, le disfunzioni che a diversi mesi dalle nostre denunce non hanno visto ancora soluzione.

COMMISSIONE MEDICA LOCALE DI GAETA

La Lega Spi del sud Pontino, a seguito della sospensione decisa il 24 marzo scorso dalla Direzione del Distretto sanitario, delle prenotazioni delle attività della Commissione per le patenti speciali, ha denunciato con determinazione tale scelta, che avrebbe obbligato centinaia di cittadini a rivolgersi alla Commissione presente a Latina, con tempi di attesa anche di un anno, e ha chiesto di riattivare tale organismo.

L’8 maggio la Asl in un incontro tenuto con questa Organizzazione sindacale presso il Dono Svizzero, aveva confermato la volontà di riattivare la prenotazione per le patenti speciali, a distanza di 4 mesi dalla decisione di sospendere le prenotazioni ed a 2 mesi dall’incontro tenuto a Formia, finalmente, grazie all’insistenza con cui si è continuato a sollecitare una soluzione che desse una risposta esaustiva ai tanti cittadini che devono ricorrere a questa commissione, dallo scorso mercoledì 10. 07.2024, sono state riaperte le prenotazioni per realizzare le visite specialistiche presso il Distretto di Gaeta.  

CENTRO DI ALTA DIAGNOSTICA 

In occasione di una visita a Gaeta di una esponente politica nonché Assessore della attuale Giunta Regionale, accompagnata dal Commissario straordinario della ASL, svoltasi pochi giorni prima delle elezioni europee, venne affermato che la ASL era in condizione di inaugurare ufficialmente il tanto richiesto Centro di Alta Diagnostica presso il Distretto di Gaeta, ma che per evitare strumentalizzazioni politiche si rinviava l’evento a dopo le elezioni. 

Oggi la Lega Spi del sud Pontino torna a chiedere semplicemente: a quando l’inaugurazione e in particolare la sua piena funzionalità, tenuto conto che questa strumentazione diagnostica non è costata nulla alla Asl?

La Lega Spi Cgil del Sud Pontino ha più volte denunciato la insostenibilità delle liste di attesa che stanno obbligando tanti anziani a non curarsi, mentre per chi ha disponibilità economiche, a rivolgersi a strutture private che, invece, funzionano benissimo e che grazie all’inefficienza e inefficacia della ASL, negli ultimi anni hanno triplicato la loro presenza sul territorio.

La Asl che programmazione ha messo in piedi? Non vorremmo che tale situazione sia una scelta deliberata per svuotare la capacità di risposta della sanità pubblica. Infatti, mettere rapidamente in funzione quella struttura di Alta Diagnostica, frutto di una donazione, rappresenterebbe una delle risposte che una efficiente Direzione Aziendale si sarebbe preoccupata di mettere subito in esercizio per valorizzare il servizio sanitario pubblico e rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini.

Invece siamo ancora in attesa e quella strumentazione se non verrà presto messa in funzione sarà presto inutilizzabile.

CONSULTORI FAMILIARI

Si parla da mesi della volontà del Governo di aiutare le famiglie, le donne, le adolescenti, le persone più fragili, ma a noi sembrano parole vuote, infatti, nel nostro territorio, come abbiamo denunciato, abbiamo un consultorio appena appena sufficiente a Gaeta, grazie all’impegno ed alla passione sempre rilevante del poco personale impegnato, spesso contrattualmente precario, mentre quello di Minturno è un consultorio dimezzato, mentre la normativa nazionale recepita anche dalla Asl prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti  ( nel nostro territorio dovrebbero quindi esserci almeno 5 consultori ) e ben strutturati in personale e strumentazioni, anche su questo tema, alle parole non hanno fanno seguito i fatti, visto che solo in un  consultorio efficiente ed efficace, con personale e strumentazioni qualificate, è possibile per un servizio pubblico, dare risposte positive alle donne, alle famiglie, alle adolescenti ed ai soggetti fragili.

PNRR 

È su questo tema che si accentrano le nostre maggiori preoccupazioni, perché, vista  l’incapacità della ASL a rispondere positivamente alla soluzione di problemi non così complessi, seppure si realizzerebbero le opere previste dal PNRR (3 case di comunità, 2 ospedali di comunità ecc.), con quale personale ( medici specialistici, infermieri, tecnici ecc.), queste strutture saranno messe nelle condizioni di svolgere quel ruolo di presa in carico delle malattie croniche, previsto dalla sanità di iniziativa e di prossimità, che questa organizzazione sindacale considera prioritaria per la popolazione anziana e fragile?

Esiste un accordo aziendale per il coinvolgimento dei MMG (Medici di Medicina Generale), indispensabili per attuare l’attività prevista in quelle strutture dal servizio sanitario, visto che l’unica Unità di Cura Primaria con sede pubblica presente presso il Distretto di Gaeta è stata soppressa dal Direttore Sanitario? E visto, ancora, che da anni si dovevano realizzare attraverso i MMG i PDTA per malattie croniche mai attuati?  

Le problematiche sono ancora tante altre che non trovano soluzione, ma, i Sindaci di questo territorio,   responsabili per la salute dei loro cittadini, ritengono che sia sufficiente partecipare alla assemblea provinciale e non porsi il problema di una legittima ed adeguata allocazione delle risorse ed una più giusta ed efficace programmazione dei servizi sanitari che, di fatto, ad oggi risultano carenti nel Sud Pontino  

La lega Spi Cgil Sud Pontino rilancia la necessità di fornire risposte adeguate per avere una sanità territoriale capace di rispondere alle esigenze dei cittadini, specialmente dei più fragili.

Per questo contesto la Lega metterà in campo tutta la propria determinazione proponendo anche, come avvenuto con la manifestazione del 27 febbraio presso il Distretto sanitario di Gaeta, ulteriori iniziative, anche pubbliche per “salvare la sanità pubblica”.

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