Progetto di discarica a Santa Apollonia, in conferenza dei servizi il Comune di Aprilia ribadisce la contrarietà al piano
Un carico ambientale concentrato su un unico comune superiore al fabbisogno dell’intero territorio provinciale, eccessiva vicinanza dell’impianto ai nuclei abitati e l’estrema vicinanza con un sito inquinato per il quale a breve partirà la bonifica con i fondi del Pnrr.
La conferenza dei servizi in modalità asincrona convocata per questa mattina dalla Regione Lazio e finalizzata a esaminare il progetto del privato che intende realizzare una discarica in località Santa Apollonia, ha dato l’opportunità all’amministrazione comunale di ribadire i fattori ostativi alla realizzazione dell’impianto, già riportati all’interno delle osservazioni e della documentazione prodotta dal Comune di Aprilia per dichiarare la propria contrarietà al piano.
Presenti alla seduta il vicesindaco e assessore all’ambiente Vittorio Marchitti, l’assessore all’urbanistica Roberto Boi, i dirigenti del settore Paolo Terribili e Roberto Paccosi, il Responsabile del Procedimento Gabriele Rezzini, ma ai lavori hanno assistito anche i cittadini e le associazioni che hanno raccolto l’invito dell’amministrazione di presenziare alla seduta, proiettata presso la sala consiliare Luigi Meddi.
Importante sottolineatura dell’iter per il riconoscimento del perimetro della Campagna Romana, utile a introdurre il vincolo paesaggistico e ambientale e dell’eccessivo carico ambientale che deriverebbe dall’approvazione del progetto e che ricadrebbe sulla città Aprilia, che per quanto riguarda la frazione del secco residuo vede già transitare 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno, un quantitativo superiore a quanto prodotto dall’intero Ato di Latina. Inoltre la vicinanza dell’area dove è ubicato il progetto e i nuclei abitati, rappresenta un elemento che contrasta con le disposizioni del piano regionale dei rifiuti.
Questi fattori escludenti produssero la bocciatura degli altri due progetti di discarica sul territorio di Aprilia e che furono riconosciuti proprio dalla Regione Lazio nelle determinazioni di diniego del 2017 e 2022 e restano validi anche in questo caso. Durante i lavori è stato chiarito ancora una volta l’importanza di considerare l’elevato carico ambientale subìto dal territorio di Aprilia, l’estrema vicinanza dei nuclei abitativi con l’area individuata per realizzare l’invaso e il paradosso derivante dal procedere a bonificare la ex discarica di Santa Apollonia con i fondi pubblici del Pnrr per poi veder realizzare a poca distanza una nuova discarica.
Importante il parere dell’Arpa, che ha chiesto chiarimento sull’eventuale contaminazione del sito individuato, chiedendo nuovi monitoraggi dell’area. Infine è stato sottolineato l’importanza dell’avvio dell’iter per il vincolo nel perimetro della campagna romana, finalmente introdotto dalla nostra amministrazione dopo molti anni di attesa. Sono fattori importanti di cui la Regione deve tenere conto e che saranno ribaditi anche nelle prossime sedute per far valere le giuste ragioni riportate all’interno delle osservazioni.