Situazione finanziaria e gestionale del comune di Roccagorga, interviene il consigliere comunale d’opposizione Francesco Scacchetti (Partito Democratico) che nell’ultima assise ha votato no alla proposta di delibera per la ricognizione periodica delle partecipazioni proposta dalla giunta Amici.
“L’amministrazione comunale di Roccagorga – dichiara Scacchetti – sta correndo il pericolo di affondare come il Titanic e come nella triste storia del Titanic non basterà l’ottimismo a scongiurare il peggio se non s’inverte la rotta. L’inidoneità con cui l’attuale maggioranza ha affrontato la proposta di ricognizione periodica delle partecipazioni rischia di creare danno erariale, di far mettere in liquidazione coatta l’azienda e di prefigurare il pericolo di dissesto finanziario per il comune. Tutto questo a scapito dei cittadini sempre più interessati da continui disservizi e dei lavoratori che sono costretti ad operare in uno stato di perdurante incertezza.
Ad evidenziarlo non sono solo i pareri negativi del dipartimento finanziario e dell’organo di revisione alla proposta finanziaria della giunta ma soprattutto l’impianto normativo con cui si vuole procedere ad indebitare ulteriormente l’ente per un eventuale soccorso finanziario.
Per la cronaca va evidenziato che non si è mai registrato nella storia amministrativa del nostro Ente che una proposta di giunta ricevesse pareri negativi dagli organi di controllo. Ma la questione prima che tecnica è politica. Infatti se i pareri negativi sono dettati dalla valutazione nel merito dei processi amministrativi, il punto politico rivela che la giunta non è stata in grado di porre in essere azioni credibili per il rilancio dell’azienda “Vola”.
Il piano di risanamento era stato già intimato negli anni precedenti come condizione improcrastinabile al conseguimento degli obiettivi di economicità, efficienza e sostenibilità finanziaria, ma nonostante la sua definizione fosse un impegno inderogabile non è stato né redatto, né discusso, né approvato. Una mancanza che ha responsabilità dirette e chiare nell’attuale gestione e, per quanto possa sforzarmi, fatico anche a comprenderne le giustificazioni.
La necessità di un piano correttivo è dovuta allo squilibrio finanziario che negli anni l’azienda ha maturato e che l’Ente non può più sopportare senza le dovute azioni di riequilibrio. Una storia questa nota a tutti ma che nonostante gli impegni presi in campagna elettorale rimane ad oggi ancora inevasa determinando un quadro di difficoltà assai preoccupante.
Quando parliamo di squilibrio finanziario ci riferiamo a un passivo di circa due milioni generato tra il 2011 e 2019 (se a quanto verificato dalla Corte dei Conti aggiungiamo il taglio dei residui attivi dell’Ente nel 2015) e al fatto che alla data odierna pur non essendo stato ancora predisposto e approvato il bilancio consuntivo 2022 si registra una ulteriore perdita di circa 191 mila euro.
Di fronte a questa situazione – conclude Scacchetti – appare evidente che la vera sfida con cui dobbiamo misurarci è quella di affrontare e risolvere i nodi strutturali dell’azienda “Vola” sempre troppo sfruttata e mai veramente valorizzata ed in questo senso per quanto mi riguarda sento il dovere di ribadire una leale disponibilità a sostenere e condividere un programma di risanamento veritiero e concreto a tutela dei cittadini e dei lavoratori di cui al momento tutti sembrano preoccuparsi più a parole che nei fatti”.