L’intervento del capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, dopo la bocciatura della mozione: “Sull’ex SVAR occorre pensare al futuro utilizzo dell’area”
“Il tema dell’ex SVAR è tornato in aula oggi con tutta la sua forza e nel peggiore dei modi, ovvero con un debito fuori bilancio di oltre 800mila euro, soldi già pignorati alle casse del Comune dall’ex proprietà Romagnoli”. Così il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, interviene a margine della seduta consiliare odierna, in cui è stato approvato dalla maggioranza il debito maturato nei confronti della società immobiliare Romagnoli.
L’intervento della consigliera arriva a seguito della bocciatura nella seduta di ieri della mozione sull’ex SVAR, presentata a firma del Movimento. “Dopo la proposta di rinviare la discussione per la terza volta, – sottolinea la Ciolfi – i consiglieri di maggioranza rimasti in aula hanno respinto la mozione con cui chiedevo di prendere atto dell’urgenza di definire il futuro utilizzo del sito dismesso e dell’area ad esso adiacente. Esitando rischiamo di perdere milioni di soldi pubblici, già spesi per acquisire l’area al patrimonio comunale. La stessa acquisizione rischia di essere messa in discussione se non si procede a una concreta destinazione dell’area a pubblico servizio nei tempi previsti per legge.
Tanto che l’ex proprietà ha chiamato in causa il Comune per accertare la decadenza del vincolo di pubblica utilità, mirando a ottenere la restituzione del bene oltre che un risarcimento di circa 7 milioni. A questo si aggiunge l’altra causa intentata per i costi di bonifica del sito, per cui l’ex proprietà richiede all’Ente 2 milioni di euro e in subordine circa 800mila euro”.
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“Siamo di fronte a una questione su cui gravano una lunghissima vicenda giudiziaria e progetti mai realizzati. Per uscirne – sostiene la consigliera – serve trovare una nuova destinazione di pubblico interesse per l’area prendendo atto dell’impossibilità di porre in essere il progetto di edilizia residenziale pubblica, presentato dall’allora amministrazione Zaccheo, per i costi di esproprio troppo alti. Rispetto alla nuova destinazione le possibilità sono infinite, si può pensare per esempio a un parco con attrezzature sportive e a un’area commerciale caratteristica da realizzare intorno alla ciminiera, magari con una parte adibita a cimitero per gli animali”.
“Per tali ragioni torno a chiedere alla maggioranza di condividere la sua visione sulla destinazione dell’area al fine di mettere a terra un progetto concreto che possa restituire alla città uno spazio riqualificato e fruibile. L’amministrazione Celentano – conclude la consigliera – dimostri la propria capacità di operare scelte rapide, efficaci e nell’interesse pubblico. Noi saremo pronti a sostenerle”.