La prefettura di Caserta ha ospitato oggi una riunione interprovinciale tra il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il prefetto di Latina, Maurizio Falco, e il Prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori allo scopo di rafforzare il sistema di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle rispettive province, caratterizzate da collegamenti delle consorterie criminali per la contiguità territoriale.
La riunione nasce dall’esigenza di individuare strategie comuni per intercettare le nuove dinamiche criminali che travalicano i confini provinciali, come avvenuto, ad esempio, con il clan dei Casalesi, radicato in provincia di Caserta, che ha poi esteso le proprie ramificazioni sviluppando interessi e affari anche nel basso Lazio, in particolare nelle province di Latina e Frosinone.
Nel corso dell’incontro – al quale hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di polizia di Caserta, Latina e Frosinone, unitamente ai rappresentanti della Direzione Investigativa Antimafia di Roma e Napoli – è stata effettuata una “mappatura” delle organizzazioni criminali a partire dall’analisi effettuata attraverso i progetti “Ma.Cr.O.” (Mappatura della criminalità organizzata) coordinati dalle prefetture.
Particolare attenzione è stata riservata alla tendenza dei gruppi criminali al reimpiego di capitali di provenienza illecita nel circuito economico, soprattutto con riferimento ad alcuni settori particolarmente attrattivi, anche in ragione delle ingenti risorse connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
È stata inoltre condivisa l’esigenza di una collaborazione sempre più efficace tra le prefetture con incontri periodici dei rispettivi gruppi interforze antimafia secondo un modello strutturato in linea con il decreto del Ministro dell’Interno Piantedosi del 2 ottobre scorso. Verranno in tal modo scambiate analisi e informazioni su base interprovinciale per potenziare l’azione investigativa, concentrandosi sia sulla condivisione anticipata di informazioni, sia sul monitoraggio delle imprese e dei mezzi.
Sotto il profilo operativo è stato elaborato un documento di sintesi con l’individuazione dei settori “sensibili” – logistica, trasporti, edilizia, ristorazione, agroalimentare, ambiente, servizi sanitari e socio-assistenziali – e la previsione degli strumenti da utilizzare, tra i quali la valorizzazione della competenza specialistica dei diversi componenti dei Gia e l’approfondimento delle “segnalazioni delle operazioni sospette” (SOS) relative alle operazioni di riciclaggio di denaro, con una proiezione ad ampio raggio sull’area delle tre province interessate.
Il documento costituirà la road map per le attività delle prossime settimane, a partire dalla prima riunione congiunta dei Gia che si terrà presso la prefettura di Frosinone alla fine del mese di novembre.