ARPALO 2, NUOVA INCOMPATIBILITÀ DI UN GIUDICE AL PROCESSO SUL LATINA CALCIO

Pasquale Maietta all'epoca della sua Presidenza nel Latina Calcio

Arpalo 2: slitta il processo che vede al centro del procedimento il fallimento del Latina Calcio in epoca Maietta

Cambia di nuovo e arriva il legittimo giudice del II collegio del Tribunale di Latina, ma questo non può far parte della terna dei giudici e il processo slitta all’inizio della prossima estate. È questo il destino del processo cosiddetto Arpalo 2 che vede alla sbarra diversi protagonisti della vicenda del Latina Calcio ai tempi di Maiettopoli quando l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, stava per incorrere in tutti i guai giudiziari che gli sono piovuti addosso dal 2016 in poi. Il processo, come noto, è una costola rilevante del procedimento denominato Arpalo, il cui processo è in corso di svolgimento presso il Tribunale di Latina.

Lo scorso 16 maggio, il collegio era presieduto dal giudice Francesco Coculo e composto dai colleghi Clara Trapuzzano e Giulia Paolini. Oggi la terna era Coculo-Villani-Trapuzzano. Proprio la presenza del giudice Enrica Villani ha fatto sì che il processo slittasse al prossimo 13 giugno 2024, in ragione del fatto che il magistrato, lo scorso 18 ottobre, ha dichiarato la sua incompatibilità con uno studio legale presente nel collegio difensivo composto dagli avvocati Dinacci, Giudetti, Vasaturo, Palombi, Maestri, Ciotti, Fiorella, Petrucciano, Tognozzi, Zeppieri, Diddi, Censi, Marino, Frisetti, Magnarelli, Napoleone, Lucchetti, Farau, Calabrese, Massi, Amadei, Vitelli, Corella, Santamaria, Santangelo, Laurora, Mora, Cellini, Vita, Di Tommaso e Cannizzo.

Per tale ragione, il Tribunale di Latina ha spostato il processo al III collegio di fronte al quale dovrebbe iniziare il processo, con una incognita: il presidente del III collegio, la giudice Laura Morselli, per quella data dovrebbe già essere passata ad altro ufficio del Tribunale pontino.

Sono 37 gli imputati del secondo filone dell’inchiesta Arpalo condotta della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Latina, coordinati dai sostituti procuratori di Latina Claudio De Lazzaro (non più in servizio alla Procura di Latina) e Giuseppe Bontempo. Al centro del procedimento il Latina Calcio (anche nel primo filone ci sono episodi contestati in merito alla società calcistica), per ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a bancarotta fraudolentariciclaggio corruzione. L’attuale dirigenza del Latina Calcio è completamente estranea all’indagine e al processo, mentre quel Latina Calcio è imputato nel processo odierno e la curatela fallimentare è parte civile insieme alle curatele della Tre Assi srl e Emme srl, assistite dall’avvocato Cardarello.

Alcune ipotesi di reato contestate ad alcuni indagati sono state già dichiarate estinte per intervenuta prescrizione e a giugno 2024 lo saranno ancor di più. A dicembre 2022, il Presidente del collegio del Tribunale, il giudice Gian Luca Soana, che avrebbe dovuto giudicare gli imputati si è dichiarato incompatibile poiché, all’epoca del primo filone (Arpalo 1, per intendersi), ha fatto parte del collegio del Riesame che ha discusso i ricorsi degli imputati contro le misure disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina.

Al centro del secondo troncone d’indagine, i tre imprenditori che rilevarono la società calcistica prima che fallisse, in circostanze che apparirono inusuali: Benedetto Mancini e Angelo Ferullo, entrambi di Anzio, e Regina Daniela Wainstein originaria della Finlandia.

Alla sbarra, anche Pasquale Maietta e l’imprenditore di Sermoneta, ex candidato sindaco ed ex dirigente del Latina Calcio, Antonio Aprile. A processo la stessa imprenditrice ed ex Presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, i figli di lei, Fabrizio e Roberta Colletti, e professionisti, imprenditori, più l’ex braccio destro di Maietta e team manager del Latina Calcio, Pierluigi Sperduti (alla sbarra anche nel processo principale di Arpalo). E ancora: Augusto Bizzini, Max Spiess, Fabio e Ivano Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce, Paola Neroni, il commercialista Salvatore Di Raimo (già condannato col rito abbreviato a 4 anni per il processo Arpalo), Giovanni FanciulliSergio DariMassimiliano ManciniDario AntonucciGiampiero e Stefano Zampieri, lo stesso Latina CalcioDavide ZinicolaMarco De CupiisSimone AllegrettiSossio Laricci e Christof Marek, oltreché ai tre finanzieri, all’epoca dei fatti in servizio presso il Comando provinciale di Latina, Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone.

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