ARPALO 2, PIOGGIA DI ECCEZIONI NEL PROCESSO SUL FALLIMENTO DEL LATINA CALCIO

Pasquale Maietta
Pasquale Maietta

Arpalo 2: è iniziato il processo che vede al centro del procedimento il fallimento del Latina Calcio in epoca Maietta

È iniziato oggi, 16 maggio, 16 maggio, davanti al collegio presieduto dal giudice Francesco Coculo – a latere i colleghi Clara Trapuzzano e Giulia Paolini – il processo che vede alla sbarra diversi protagonisti della vicenda del Latina Calcio ai tempi di Maiettopoli quando l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, stava per incorrere in tutti i guai giudiziari che gli sono piovuti addosso dal 2016 in poi. Il processo, come noto, è una costola rilevante del procedimento denominato Arpalo, il cui processo è in corso di svolgimento presso il Tribunale di Latina.

Sono, infatti, 37 gli imputati del secondo filone dell’inchiesta Arpalo condotta della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Latina, coordinati dai sostituti procuratori di Latina Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo, che affrontano il processo. Al centro del procedimento il Latina Calcio (anche nel primo filone ci sono episodi contestati in merito alla società calcistica), per ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a bancarotta fraudolentariciclaggio corruzione. L’attuale dirigenza del Latina Calcio che si è costituito parte civile, va detto, è completamente estranea all’indagine e al processo.

Alcune ipotesi di reato contestate ad alcuni indagati sono state già dichiarate estinte per intervenuta prescrizione. A dicembre, il Presidente del collegio del Tribunale, il giudice Gian Luca Soana, che avrebbe dovuto giudicare gli imputati si è dichiarato incompatibile poiché, all’epoca del primo filone (Arpalo 1, per intendersi), ha fatto parte del collegio romano del Riesame che ha discusso i ricorsi degli imputati contro le misure disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina.

Al centro del secondo troncone d’indagine, i tre imprenditori che rilevarono la società calcistica prima che fallisse, in circostanze che apparirono inusuali: Benedetto Mancini e Angelo Ferullo, entrambi di Anzio, e Regina Daniela Wainstein originaria della Finlandia.

Alla sbarra, anche Pasquale Maietta e l’imprenditore di Sermoneta, ex candidato sindaco ed ex dirigente del Latina Calcio, Antonio Aprile. A processo la stessa imprenditrice ed ex Presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, i figli di lei, Fabrizio e Roberta Colletti, e professionisti, imprenditori, più l’ex braccio destro di Maietta e team manager del Latina Calcio, Pierluigi Sperduti (alla sbarra anche nel processo principale di Arpalo). E ancora: Augusto Bizzini, Max Spiess, Fabio e Ivano Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce, Paola Neroni, il commercialista Salvatore Di Raimo (già condannato col rito abbreviato a 4 anni per il processo Arpalo), Giovanni Fanciulli, Sergio Dari, Massimiliano Mancini, Dario Antonucci, Giampiero e Stefano Zampieri, lo stesso Latina Calcio, Davide Zinicola, Marco De Cupiis, Simone Allegretti, Sossio Laricci e Christof Marek, oltreché ai tre finanzieri, all’epoca dei fatti in servizio presso il Comando provinciale di Latina, Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone.

Già, a luglio scorso, il Gup del Tribunale di Latina Mario La Rosa aveva accolto anche la costituzione di parte civile delle tre curatele fallimentari: Latina Calcio, Tre Assi srl e Emme srl.

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Come prevedibile, considerato il nutrito collegio difensivo, sono state diverse le eccezioni preliminari. In particolare, quella più complessa, è stata avanza dall’avvocato Fiorella, in difesa di Fabio e Ivano Allegretti. Tre le questioni messe sul piatto che hanno richiesto la nullità di diverso materiale captativo e d’indagine in riferimento sia alle indagini della Guardia di Finanza-Tenenza di Aprilia, sia in riferimento alle investigazioni della Squadra Mobile di Latina che indagò subito dopo il suicidio dell’avvocato Paolo Censi, avvenuto il 23 dicembre 2015. Secondo il legale, sarebbe mancato il deposito di materiale investigativo e si sarebbero concretizzati irregolarità nelle modalità di indagine e sequestro di documenti.

Inoltre, per quanto riguarda la drammatica vicenda dell’avvocato Censi, il legale ha collegato l’episodio a questo processo, in quanto nella studio del legale furono trovati documenti poi riversati nel procedimento “Arpalo 2”.

All’epoca, come noto, la Polizia indagava per istigazione al suicidio ma, come ha spiegato il Pubblico Ministero Giuseppe Bontempo, che rappresentava oggi l’accusa in aula, l’attività giudiziaria di allora non aveva nulla a che vedere con l’indagine cosiddetta “Arpalo”, da cui nascono poi i due processi in corso di svolgimento. Il Pm ha ribadito che nello studio di Censi furono trovati documenti, la maggior parte dei quali fatti in mille pezzi.

Altra eccezione preliminare da parte del collegio difensivo, praticamente compatto nelle contestazioni, è stata la costituzione civile da parte del Latina Calcio. Anche in questo caso il Pm Bontempo si è opposto perché i fatti di “Arpalo2” sono collegabili all’eventuale risarcimento.

Sulle eccezioni, il Tribunale si è riservato e ha rinviato il processo al prossimo 24 ottobre quando dovrebbe iniziare eventualmente il dibattimento.

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