Interrogati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina tre topi d’appartamento cileni
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i tre soggetti – due uomini e una donna – di nazionalità cilena arrestati dalla Squadra Mobile e dalla Squadra Volante della Questura di Latina lo scorso 28 settembre con l’accusa di aver commesso due furti in altrettanti appartamenti del capoluogo di provincia.
Una convalidato l’arresto, i tre cileni sono stati scarcerati e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, ha disposto per loro gli arresti domiciliari.
La vicenda che ha portato all’arresto in carcere per la banda di ladri risale a pochi giorni fa quando – così come si leggeva in una nota della Questura di Latina – a conclusione di serrate attività incardinate nella più vasta azione di contrasto ai reati contro il patrimonio e cosiddetti “predatori”, gli agenti della terza sezione della Squadra Mobile di Latina, insieme ai colleghi della Squadra Volante, hanno proceduto a fermare i tre extracomunitari, rispettivamente di 25, 26 e 31 anni – Andrea Scarlet Santis Guerrero, il fratello Kevin Santis e Jorge Alberto Soto Gomez – accusati, in concorso tra loro, dei reati di rapina, furto in abitazione, danneggiamento e possesso di attrezzi ed arnesi atti allo scasso, quali grimaldelli e chiavi alterate.
Dopo una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Questura, attraverso la quale un cittadino aveva speigato che, tramite il sistema di allarme e videosorveglianza, aveva contezza circa la presenza di estranei all’interno della sua abitazione in via Isonzo, i poliziotti della Mobile e delle Volanti, in pochi istanti, si sono recati all’indirizzo segnalato, in tempo per intercettare due individui, uno dei quali con una cassaforte a muro sotto il braccio, che saliti a bordo di una autovettura Jeep Renegade condotta da una donna, si sono dati alla fuga. Inoltre, i due uomini avevano con sé monili d’oro, oggetti e profumi per il valore di 6500 euro.
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Immediatamente una Volante e un’auto civetta della Squadra Mobile si sono posti al loro inseguimento. Il tentativo di fuga è terminato dopo poche centinaia di metri col fermo della Jeep, e con gli occupanti della stessa che, nel tentativo di eludere l’intervento dei poliziotti hanno lanciato la cassaforte sull’asfalto con l’evidente fine di bloccare la marcia dei poliziotti, per poi speronare la volante che nel frattempo ha sbarrato loro la strada.
Una volta bloccata la Jeep, due degli occupanti sono stati immediatamente bloccati, mentre il terzo ha cercato di dileguarsi, per poi essere raggiunto e tratto in arresto.
La perquisizione effettuata a bordo della Jeep ha portato al rinvenimento di ulteriore refurtiva che si è accertato essere frutto di un secondo furto, commesso poco prima in un’altra abitazione della medesima zona e nella quale i malviventi si erano introdotti forzando una porta finestra.
All’interno della vettura sono stati anche rinvenuti e sequestrati attrezzi utili allo scasso, chiavi adulterate, guanti e tutto il materiale solitamente utilizzato per commettere tale tipo di reati. A seguito della formalizzazione delle denunce, parte della refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.
Alla fine, i due uomini sono stati condotti presso la casa Circondariale di Frosinone mentre la donna è stata associata alla casa circondariale di Roma – Rebibbia. Da oggi, dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto in mattinata, i tre, residenti a Ostia, hanno ottenuto la sostituzione della misura cautelare del carcere con quella più lieve dei domiciliari.