STABILIMENTO FASSA, SILVI (L’ALTRA CITTÀ): “A CORI SI SCOPRONO AMBIENTALISTI IN RITARDO”

Ampliamento stabilimento Fassa Bortolo di Artena, Silvi (L’Altra Città): “L’amministrazione De Lillis si scopre ambientalista in ritardo”

La società Fassa Bortolo ha ottenuto, a maggio di quest’anno, l’autorizzazione della Regione Lazio per l’ampliamento dello stabilimento che si trova sul territorio amministrativo del Comune di Artena, ma anche a ridosso del comune di Cori.

La notizia dell’autorizzazione – spiega in una nota “L’Altra Città”, il gruppo d’opposizione a Cori – diventa di interesse dell’amministrazione De Lillis quando un post, apparso il 4 luglio sulla pagina facebook di un’Associazione Culturale, chiede conto all’assessore all’ambiente Luca Zampi.

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E da lì – prosegue la nota – il “problema” assurge all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di fine luglio, quando la maggioranza di De Lillis si schiera contro l’ampliamento e approva, in assenza dell’assessore Zampi, una delibera che prevede di “adottare tutte le iniziative utili alla predisposizione del ricorso ai fini della tutela della salute dei cittadino, del territorio e dell’ambiente circostante”.

“La domanda che ci poniamo è semplice – sottolinea Evaristo Silvi capogruppo di minoranza – cosa ha fatto per 5 anni l’amministrazione del Comune di Cori? Come mai non ha portato in evidenza il problema prima della fine dell’iter amministrativo che ha portato all’autorizzazione regionale? Se le ragioni che oggi hanno indotto la maggioranza di De Lillis a deliberare in Consiglio Comunale un ipotetico ricorso al TAR contro l’autorizzazione regionale erano così importanti, perché la popolazione non è stata informata?

Se lo spirito “ambientalista” e la dichiarata protezione delle colture di pregio e biologiche, se la difesa del Monumento Naturale del Lago di Giulianello erano così “sentite”, perché non ha studiato le relazioni tecniche che solo oggi qualche consigliere di maggioranza dice che presentano valori ambientali discutibili? Dove è stato in questi 5 anni l’assessore all’Ambiente Luca Zampi?”.

Infatti, come si legge nella determina regionale, l’iter amministrativo iniziò nel 2018 e, come prevede la legge, si aprì immediatamente la conferenza dei servizi con tutti i soggetti interessati, direttamente ed indirettamente, compreso il Comune di Cori.

Sempre nella determina regionale, si legge che si sono tenute 3 sedute della conferenza dei servizi, il Comune di Cori nel 2018 esprime parere negativo, il Comune di Artena esprime parere favorevole nel 2019.

Ma l’iter va avanti e nel 2022 viene convocato un tavolo tecnico per l’acquisizione dei pareri degli organi sovra ordinati e vengono prodotte numerose relazioni in merito alla compatibilità ambientale, tutte disponibili online per i partecipanti alla conferenza dei servizi. Insomma, per farla breve, – continua la nota – l’iter si conclude nel maggio 2023 con il provvedimento autorizzativo unico regionale, ma nessun amministratore di Cori sembra aver mai preso a cuore la vicenda.

“Ho espresso la mia posizione in Consiglio – precisa Silvi – dichiarandomi favorevole all‘ampliamento dello stabilimento Fassa, perché rappresenta un’occasione di sviluppo e un’opportunità di lavoro. La maggioranza di De Lillis, invece dovrebbe chiarire il silenzio su questa vicenda durata 5 anni. E non solo. Come si concilia questa scelta ambientalista con il rinnovo e l’ampliamento della cava della società EPLES, uno dei principali fornitori della Fassa? Forse con il discutibile accordo sulle Comunità Energetiche? Attendiamo risposte”.

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