Esiste nello sconfinato universo dei social network una pagina esclusivamente dedicata alla passione per le api intitolata appunto “Salviamo le Api”. Decine di migliaia di persone in Italia – la pagina ha quasi 70mila seguaci – seguono storie di denuncia, di amore, di tutela e di riflessione sull’animale, che nell’immaginario collettivo erroneamente si connota invece come un pericolo per la saluta pubblica. Tutta colpa di un pungiglione che il piccolo insetto ha come unica arma di difesa. Al contrario spesso sfugge l’importanza dell’ape negli ecosistemi di cui fa parte e anche per l’essere umano.
Una paura alla quale non è stato immune nemmeno il Comune di Aprilia, pubblicamente denunciato ed etichettato come “ignorante e violento”, nemico della natura e in violazione di leggi di natura morale e legale. Con un post pubblicato due giorni fa, la pagina denuncia la decisione di rimuovere un alveare con un getto di pesticidi sparati da un idrante su una palazzina in via Toscanini il 7 giugno scorso. E nonostante la proposta gratuita di un apicoltore di farlo senza conseguenze per gli insetti.
Di seguito il post completo.
“Condanniamo l’ennesimo atto di ignoranza e violenza delle nostre amate amministrazioni. Il 7 giugno scorso, nel Comune di Aprilia è stato rimosso uno sciame di api con l’idrante con pesticidi in pieno giorno”.
“Quanto accaduto il 7 giugno ad Aprilia ha dell’incredibile. Con l’uso di pesticidi è stato distrutto uno sciame di Api e a nulla è valso l’intervento di un Apicoltore che si era offerto di raccogliere lo sciame in maniera “professionale” ed indolore per le povere operaie. A niente è valsa altresì la legge del 24 dicembre 2004, n. 313 “Disciplina dell’apicoltura” che all’art. 1 recita: “La presente legge riconosce l’apicoltura come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura in generale ed è finalizzata a garantire l’impollinazione naturale e la biodiversità di specie apistiche, con particolare riferimento alla salvaguardia della razza di ape italiana (Apis mellifera ligustica Spinola) e delle popolazioni di api autoctone tipiche o delle zone di confine”. Come Associazione a tutela dei Consumatori, abbiamo il dovere di sensibilizzare le persone e di diffondere le informazioni che hanno riflesso sulla salute e sull’integrità di tutti i cittadini, oltre che di stigmatizzare comportamenti superficiali e soprattutto contra-legem. Ci auguriamo che questi episodi non saranno reiterati, nell’interesse e per il bene della Comunità”.