GAETA, LASCIA L’ASSESSORE DE SIMONE: VINCE UN CONCORSO, MA ECOCAR È NEL CAOS

L’assessore all’ambiente Pasquale De Simone lascia l’amministrazione comunale di Gaeta del sindaco Cosmo Mitrano. Il giovane e combattivo componente della giunta gaetana ha già presentato ieri mattina la dimissioni per dedicarsi al Comune di Terracina dove dal primo luglio sarà funzionario amministrativo dopo aver vinto un concorso pubblico, tra quelli svolti in Provincia, da Latina a Fondi.

Dopo l’esperienza che lo ha visto tra i componenti più apprezzati della prima amministrazione Mitrano, dove ha infatti rivestito il ruolo di assessore all’urbanistica, alla polizia locale e pure quello di vicesindaco, non ha cominciato in giunta pure il Mitrano-bis, ma vi è subentrato solo in un secondo momento. Probabilmente perchè serviva un cambio di passo proprio al settore ambiente e in particolare sul territorio in una migliore gestione dell’appalto Ecocar.

E infatti De Simone, fin dal suo ingresso nell’ottobre 2018, non ha lesinato attacchi anche durissimi ad una situazione che sembra essere allo sbando. Emblematico in tal senso fu un suo post durissimo pubblicato contro la decisione dei commissari prefettizi, nominati dopo l’ennesima interdittiva antimafia alla Ecocar, di permettere l’ingresso in società del dirigente Antonio Natoli che a Catania era stato arrestato proprio sulla vicenda Ecocar e su fatti corruttivi. La nomina saltò. 

Troppo debole politicamente il suo predecessore Mauro Fortunato che nel maggio 2018, rispondendo al consigliere Emiliano Scinicariello – circa il servizio scadente, le inadempienze e le eventuali multe comminate alla società per violazioni al contratto di servizio – affermò che la ditta stava lavorando bene: “noi siamo contenti” e ancora “ … al momento non glielo riesco a dire, non è contravvenzione (rispondendo a Scinicariello), parte con la diffida e poi dalla diffida si va con la contravvenzione, adesso le ho parlato di diffida però poi ci possiamo informare se sia partita o meno la … perché potrebbe essere pure che è stato diffidato l’Ente, dieci giorni, quello che prevede il Capitolato e dopo adempiuto a quello che doveva fare, quindi bisogna studiare un attimino, per questo non riesco a dirglielo in questo momento“.

Insomma dubbi, lacune e incertezze che si sono rispecchiate in un servizio pieno zeppo di ombre e di indagini giudiziarie fin dal suo principio. De Simone non ha mai nascosto che per lui l’appalto andava messo in discussione e non a caso i rapporti con la ditta non erano affatto buoni. Dopo appena sette mesi dalle risposte confuse e sommarie di Fortunato e appena due mesi dal suo ingresso, De Simone nel dicembre scorso afferma: “l’amministrazione ha sanzionato comportamenti inadempienti della società affidataria del servizio” e che “i servizi di pulizia delle spiagge e delle caditoie sono fallimentari” e quindi “sono state decurtate le somme corrispondenti”.

In tal senso la vittoria del concorso è forse un’ancora di salvezza per De Simone, perchè l’appalto, anche per lui, è diventato ingestibile, la ditta è assente, non ci sono referenti autorevoli e pure la maggioranza di Mitrano non gli ha mai dato il supporto che ha chiesto nei suoi blitz da strada e nel suo comportamento irreprensibile. Così come la speranza di vedere la costituzione di un servizio gestito in house o in associazione con Comuni limitrofi non si è mai trasformata in realtà.

Intanto sarebbe già stato individuato nell’ex assessore all’ambiente Felice D’Argenzio, in giunta durante l’amministrazione comunale di Massimo Magliozzi, il successore di De Simone, segno che l’appoggio dello stesso Magliozzi al sindaco Mitrano in Consiglio comunale, già inequivocabile, diventa ora ufficiale.

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