Aprilia, attività di estrazione abusiva nella cava in Via Riserva Nuova: dopo il sequestro della cava, il Comune chiede ripristino dei luoghi
Pena una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 20mila euro, la Stradaioli Holding srl dovrà ripristinare lo stato dei luoghi nella cava oggetto di sequestro lo scorso 30 novembre. La cava si trova in Via Riserva Nuova e il dirigente dell’Urbanistica del Comune di Aprilia, Luisa Arcese, tramite apposita ordinanza datata 27 gennaio, intima a privato di ristabilire lo stato dei luoghi originari entro 90 giorni dall’emissione del provvedimento.
La Stradaioli Holding srl dovrà anche chiedere all’autorità giudiziaria il dissequestro della cava per compiere i lavori di ripristino.
La decisione del Comune è avvenuta dopo che, a novembre scorso, la cava fu sequestrata dai Carabinieri Forestali Nipaaf, coordinati dal sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano.
il Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, ad Aprilia, in località “Via Riserva Nuova”, aveva proceduto al sequestro preventivo di una porzione di terreno agricolo avente composizione pozzolanica delle dimensioni complessive di 5896 metri quadri circa, oggetto di recenti lavori di estrazione (cava a cielo aperto).
Il sequestro si è reso necessario, secondo gli inquirenti, in quanto l’attività di abbattimento del materiale pozzolanico è avvenuta in assenza delle autorizzazioni amministrative rilasciate dagli enti preposti, in palese contrasto con la destinazione rurale impressa all’area dal vigente strumento urbanistico (art. 54 legge regionale n. 38/1999), nonché con le Norme Tecniche di Attuazione del Comune di Aprilia che classificano l’area in questione in zona agricola, sottozona R2 nella quale è espressamente vietato l’apertura o la coltivazione di cave a cielo aperto. Elementi ribaditi nel corso dell’udienza di convalida.
