Maltempo a Formia: la Giunta delibera i lavori di somma urgenza dopo il disastro che ha colpito varie zone della città lo scorso 29 settembre
Tramite una delibera di Giunta Comunale, votata dall’esecutivo Taddeo lo scorso 13 ottobre, l’Ente formiano ha disposto gli interventi di somma urgenza per i danni causati dagli eventi meteoclimatici: la somma stanzia ammonta a 485.516 euro.
Come noto, a fine settembre, intense e copiose piogge si riversarono sui pendii montani, colpiti da vasti incendio estivi, in particolare sul versante di S. Maria la noce, Costa Capodino, Caprile, le frazioni di Maranola e Trivio, del Torrente Acqualonga e del bacino del Rio Santa Croce. Il maltempo ha quindi provocato lo straripamento dei canali naturali di scolo quali il Canale S. Maria e il Canale di Valle Piana che in pochissimo tempo hanno riversato imponenti colate di fango, frascame, residui legnosi e materiali rocciosi su strade, abitazioni, immobili ed aree pubbliche e proprietà private.
Un disastro che ha fatto sì che il Comune chiedesse alla Regione la dichiarazione di stato di calamità.
Danni accertati dalla relazione tecnica redatta dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici Giuseppe Caramanica che ha stilato tutta una serie di obblighi a cui adempiere: oneri relativi all’organizzazione e all’effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento; oneri relativi al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale o delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa anche mediante interventi di natura temporanea; oneri relativi alla realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connessi all’evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti; ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio.
Ora, la Giunta ha certificato che l’ammontare delle lavorazioni eseguite a pari a quasi mezzo milione di euro.
Al contempo, la stessa Giunta ha deliberato tre progetti di fattibilità tecnica-economica per altrettanti interventi di mitigazione del rischio idrogeologico: uno per la messa in sicurezza dal rischio frana dell’area Campovortice, per un importo da 1.400.000 euro; uno per interventi di messa in sicurezza dal rischio caudata massi delle aree edificate al piede del versante meridionale del Monte Campese, per un importo da 1.600.000 euro; l’ultimo per interventi di messa in sicurezza dal rischio sempre dal rischio caudata massi all’eremo di San Michele Arcangelo-Statua del Redentore, per un importo di 695.000 euro.