STABILIMENTO INCENDIATO A SABAUDIA: MADRE E FIGLIA NEGANO IL LORO COINVOLGIMENTO

/
L'incendio dello stabilimento avvenuto a gennaio scorso
L'incendio dello stabilimento avvenuto a gennaio 2022

Stabilimento balneare in fiamme a Sabaudia: sono proseguiti gli interrogatori di garanzia dinanzi al Giudice per le indagini preliminari

Le due donne, Mariella D’Indio e Tatiana Rizzi, erano presenti in Tribunale sin dalla mattina di oggi, 14 ottobre, intorno alle 9,30, dopodiché sono state interrogate dal Gip Castriota, che ha firmato l’ordine per i loro arresti ai domiciliari, alla quale hanno negato di aver mai commissionato l’attentato incendiario ai danni dello stabilimento. Difese dall’avvocato Calisi, madre e figlia, per cui è stata chiesta la revoca della misura cautelare, hanno anche aggiunto di essere state minacciate da Valerio Toselli, il giovane che, secondo gli inquirenti, sarebbe l’esecutore materiale del rogo con la collaborazione dell’altro trentenne di Sabaudia, Simone Petrucci.

Due giorni fa, erano stati interrogati, per l’appunto, i succitati e ritenuti esecutori dell’incendio: Valerio Toselli, 30 anni, accusato di aver incendiato lo stabilimento “Duna 31.5”, insieme al co-indagato Simone Petrucci. Toselli, difeso dall’avvocato Leonardi, si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Petrucci ha invece negato il suo coinvolgimento, cercando di chiarire anche alcuni passaggi dell’inchiesta che lo vedono menzionato nell’attività intercettiva: secondo il 32enne, difeso dall’avvocato Serrecchia, peraltro, la sera del rogo, il 6 gennaio, lui non non si trovava sul lungomare di Sabaudia

Dopo l’incendio del “Duna”, avvenuto il 6 gennaio 2022, i sospetti dei militari dell’Arma avrebbero permesso di appurare infatti come l’incendio sia effettivamente stato commissionato dai titolari di una concessione per noleggio di sdraio e ombrelloni – D’Indio e Rizzi – cessata a seguito di ripetute violazioni accertate dai Carabinieri Forestali del Parco di Fogliano e recentemente riaperta in altra località del lungomare sabaudo, e che avrebbe già avuto diversi screzi con i titolari dello stabilimento incendiato.

Le ulteriori indagini dei Carabinieri avrebbero permesso inoltre di individuare in Toselli l’autore dell’incendio che, insieme a Petrucci, per 500 euro, avrebbero materialmente dato fuoco allo stabilimento, per poi allontanarsi mentre lo stesso bruciava.

Articolo precedente

VALLE SICA, PD: “AMMINISTRAZIONE DIFESE LA GESTIONE. E OGGI CONTINUANO I DEPOSITI PERICOLOSI”

Articolo successivo

SERMONETA TORNA ALLA FIERA DEL TURISMO CON LA VIA FRANCIGENA

Ultime da Giudiziaria