Impianto per la produzione di biometano e forsu, anche il Consiglio di Stato dà il lasciapassare all’impianto
È stato il Sindaco di Cisterna Valentina Mantini a rendere noto, durante il consiglio comunale di oggi, 28 settembre, che il Consiglio di Stato ha respinto l’appello del Comune contro Rifuture srl, Regione Lazio, Provincia di Latina e gli altri enti per la realizzazione di un impianto a biomentano nel territorio: un’opera imponente della capacità di 82mila tonnellate di rifiuti all’anno.
Per Palazzo Spada non ci sono i requisiti per accogliere il ricorso poiché l’area sulla quale è prevista la realizzazione dell’impianto non presenta fattori escludenti, considerato che si trova su particelle di interesse industriale (appartiene al Consorzio Industriale Roma Latina contro cui il Comune ha presentato ricorso).
Come noto, l’amministrazione comunale, come noto, a fine febbraio scorso, aveva dato incarico ad un legale per promuovere ricorso giurisdizionale contro il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.) al progetto di impianto di produzione di biometano e compost da Forsu, più tutti gli atti rilasciati dai diversi enti favorevoli all’impianto stesso.
Un’opera che dovrebbe sorgere in via Gennaro del Prete (area ex Nalco), dieci volte superiore al fabbisogno del territorio comunale di Cisterna, che, a detta dell’amministrazione, porterebbe potenziali rischi per la salute pubblica, l’ambiente (vicinanza con l’Oasi di Ninfa, sito archeologico di Tres Tabernae, colture di pregio come il kiwi, considerevole incremento del traffico pesante) e il deprezzamento del valore delle aree limitrofe all’impianto.
A giugno scorso, però, anche il Tar aveva respinto la richiesta di sospensiva proposta dal ricorso del Comune contro il privato, Regione e Provincia, non ritenendo che vi siano gli estremi di uno stop all’iter autorizzatorio.