RAGAZZA PICCHIATA AL LIDO DI LATINA: CONDANNATO BALDASCINI

Aggressione al Lido di Latina: il 19enne Matteo Baldascini è stato condannato per lesioni dal Tribunale di Latina

Il Giudice del Tribunale di LAtian Fabio Velardi ha condannato a 1 anno di reclusione Matteo Baldascini per lesioni. Al giovane, difeso dall’avvocato Alessia Vita e giudicato col rito abbreviato, sono state concesse le attenuante generiche

All’udienza di convalida tenutasi lo scorso 30 luglio, il giudice Velardi aveva deciso per Baldascini il divieto di avvicinamento alla vittima, ossia la ragazza di 17 anni rimasta ferita in seguito all’aggressione violenta avvenuta in un locale del Lido di Latina. Il giovane non può stare nell’arco di 200 metri dalla ragazza aggredita e colpita anche con una testata la notte del 29 luglio nei pressi di Capoportiere.

PESTA UNA RAGAZZA AL LIDO DI LATINA: IN ARRESTO MATTEO BALDASCINI

Baldascini, quella notte, era stato individuato quasi subito dagli agenti della Squadra Volante di Latina intervenuti. Sottoposto a interrogatorio, Baldascini era stato arrestato e accusato di lesioni. Pochi giorni dopo lo stesso 19enne fu arrestato dalla Polizia ancora una volta per per i reati di stalking e lesioni personali aggravate, avendo perseguitato e molestato un suo coetaneo fino a picchiarlo. Per questa circostanza, il 19enne si trova agli arresti domiciliari.

Matteo Baldascini
Matteo Baldascini

A giugno 2021, invece, Baldascini fu denunciato con altri due giovani dalla Polizia di Latina per percosse e danneggiamento. In seguito all’episodio, il Questore di Latina Michele Spina applicò a lui e agli altri due giovani il cosiddetto Daspo Willy.

Una testa calda senza dubbio, già attenzionato dalla Polizia per rapine e violenza nell’ambito delle bande giovanili: si tratta del nipote dell’omonimo nonno e figlio di Paolo Baldascini (leggi link di approfondimento) che ha scontato la pena per l’omicidio preterintenzionale di Giorgio Soldi pestato a morte nel 2008 in Piazza della Libertà.

Come spesso accade nella subcultura pontina, il 19enne si fa forte del suo cognome che rimanda agli anni in cui la famiglia ha spadroneggiato anche negli ambienti della mala pontina.
Il suo nome viene menzionato anche nell’inchiesta della Squadra Mobile denominata “Movida”, in merito a una estorsione compiuto dai figli di Giuseppe “Romolo” Di Silvio i quali, in cambio della loro protezione dalle aggressione di Matteo e della famiglia Baldascini, chiedono soldi al malcapitato.

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