20 ANNI DUE ESPOSIZIONI, ERSILIA SARRECCHIA: ESSERESSERI

Ersilia Sarrecchia, “Esseresseri 2001/2021”: una mostra antologica e celebrativa, più di cento opere divise tra due sedi, il Museo Contemporaneo MADXI diretto da Fabio D’Achille e la Galleria Lydia Palumbo Scalzi

Due inaugurazioni: domenica 20 giugno alle 18,30 nella prima location  e sabato 26 giugno alle 17,30 nella seconda, alla presenza, insieme all’artista e ai curatori, degli storici dell’arte Vincenzo Scozzarella e Francesca Piovan e del Sindaco di Bassiano Domenico Guidi, i quali interverranno durante l’apertura ufficiale al MADXI.

Opere di grande, piccolo e medio formato e diverse tecniche pittoriche si avvicendano per raccontare vent’anni di arte in cui sono occorsi mutamenti ed evoluzioni stilistici, ma sempre coerentemente con il linguaggio di Ersilia Sarrecchia, che indaga il mondo circostante attraverso il tema del bestiario, icona di un personale modo di sentire e di rapportarsi alla realtà con il cuore e la mente, attraverso quel mezzo magico e universale che è il pennello. E’ la stessa artista a spiegarci come nasce l’idea di questa mostra:

“Il 20 gennaio del 2001 inaugurava presso la Galleria Lydia Palumbo Scalzi la mia personale esseresseri a cura di Andrea Bellini.  In esposizione una raccolta di opere di matrice pop dedicate al mondo degli animali. L’evento nacque grazie al prezioso contributo di Fabio D’Achille, che in visita ad una precedente mostra presso le sale comunali del Comune di Bassiano, apprezzò il mio lavoro e lo propose alla nota gallerista pontina.  In occasione del ventennale dalla presentazione di quel primo progetto pittorico, che segna la nascita della mia carriera artistica, abbiamo pensato ad un evento espositivo che ripropone alcune opere datate insieme ad opere più recenti della serie Wild. Mettere a confronto le opere di due progetti così lontani nel tempo, seppur uniti dalla tematica comune del bestiario, pensiamo possa essere molto interessante per assistere ad imprescindibili mutazioni stilistiche. Il catalogo dell’esposizione edito da Studio 24 nel 2001, era dedicato alla memoria di mio padre, furono molti gli sponsor sostenitori, questa nuova mostra vuole rappresentare il mio rinnovato ringraziamento a loro, a tutte le persone che in questi venti anni mi hanno sostenuto, ai miei maestri Paolo Vittori Carmine Cerbone, al Sindaco di Bassiano Domenico Guidi che generosamente aprì le porte del Municipio per ospitare le prime mostre di una ragazzina sognante appena uscita dal liceo, agli storici dell’arte Francesca Piovan e Vincenzo Scozzarella che negli anni hanno seguito, analizzato e recensito le mie opere e naturalmente a Lydia Palumbo Scalzi e Fabio D’Achille che hanno creduto nel mio lavoro”

I mutamenti stilistici di cui parla l’artista, e i periodi così distanti tra loro, possono essere sintetizzati da Andrea Bellini, che già nel testo del catalogo della mostra del 2001 parlava in modo lungimirante della leggerezza calviniana. Scrive infatti Bellini:

“Parafrasando Calvino delle Lezioni Americane, si potrebbe sostenere che la pratica pittorica della Sarrecchia rappresenti una sottrazione di peso, il tentativo cioè di liberare la pittura e la natura “dall’opacità del mondo”, da una gravosa e sconveniente pesantezza.
Leggerezza dunque ed anche rapidità esecutiva (altra proposta di Italo Calvino per il nuovo millennio), una pennellata agile, il segno di un gesto disinvolto e sicuro(…)”.

È pur vero che, semplificando, la Sarrecchia, tra i due periodi, quello di Esseresseri e quello di Wild, passa da uno stile iconico,con campiture cromatiche nette e squillanti, avvicinabile per alcuni versi alla pop art, ad uno più onirico, di cui parla la critica d’arte Francesca Baboni:

“Nei dipinti di Ersilia Sarrecchia avviene un’apparente riconciliazione tra mondo animale e mondo vegetale, come se l’uno e l’altro fossero immersi all’interno di un ipotetico Paradiso terrestre perduto, incontaminato da ogni sentimento negativo tipicamente umano. Protagonisti di una visione fiabesca e onirica, che si lascia alle spalle ogni bruttura dell’umanità, le sue creature lasciano spazio a sensazioni di tranquillità e pacatezza, come se avessero addomesticato la loro natura ferina(…). Come rimembranze che affiorano da un’età infantile, brani di ricordi di una edulcorata convivenza uomo-natura, i soggetti del suo particolare bestiario, cervi, lupi, avvoltoi, non sono mai ritratti in atteggiamento di attacco o di difesa, ma sempre in atteggiamento quasi umano e benevolo, mentre si rivolgono allo spettatore in attesa di una possibile rinascita”. 

Inaugurazioni:

Domenica 20 giugno ore 18,30

MADXI Museo Contemporaneo, Latina Scalo, Tor Tre Ponti, via Carrara, 12/A

Aperture: lunedì/venerdì  9,00 /20,00. 

Sabato 9,00 – 13,00 su appuntamento 393.3242424

Sabato 26 giugno ore 17,30 

Galleria Lydia Palumbo Scalzi, via Cerveteri, 38

Aperture: lunedì – sabato 17,00 – 20,00 oppure su appuntamento al 335.5769746

Curatori: Fabio D’Achille e Lydia Palumbo Scalzi

Testi critici: Andrea Bellini, Vincenzo Scozzarella, Francesca Piovan, Francesca Baboni, Stefano Taddei, Gaia Bertani, Laura Cianfarani 

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