CONVENZIONE TRA COMUNE DI CORI E FONDAZIONE IFEL, I DUBBI DELL’OPPOSIZIONE: “ATTI NON PUBBLICI”

Siglata la convenzione tra Comune e Ifel per il recupero di 6 milioni di tributi non riscossi: “Ma gli atti non sono pubblici”

Il 9 aprile 2024, IFEL e il Comune di Cori hanno siglato un accordo di collaborazione nell’ambito del Progetto Riscossione, mirante a fornire assistenza al Comune nel percorso di efficientamento della gestione del ciclo delle entrate. L’accordo, che prevede l’attivazione di una Task Force composta da esperti IFEL, mira a supportare il Comune attraverso la realizzazione di un’analisi dell’assetto regolamentare e tecnico-organizzativo orientata al miglioramento e all’accrescimento della capacità di realizzazione delle entrate“.

Così si legge sulla pagina web dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL), la Fondazione istituita nel 2006 dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci).

La notizia era stata accennata dall’Assessore al bilancio Simonetta Imperia durante il consiglio comunale, ed era apparsa marginalmente anche sulle pagine del mensile locale, sempre a firma dell’assessore al bilancio.

“Abbiamo quindi voluto capire e così abbiamo presentato una interrogazione per conoscere il contenuto di questo accordo di collaborazione, ma l’ufficio tributi del comune di Cori non ne ha conoscenza – rimarca il capogruppo de L’Altra Città, Evaristo Silvi.

L’ultimo bilancio di rendiconto del 2023, approvato dalla Giunta Comunale, ma ancora non discusso in Consiglio, riporta circa 6 milioni di residui attivi totali relativi ai tributi, vale a dire tributi dovuti e ancora non riscossi ma considerati esigibili.

“6 milioni di euro di tributi non riscossi, rappresentano una cifra molto alta per un piccolo Comune come quello di Cori, che dichiara un risultato di gestione negativo di oltre 6 milioni e mezzo. Il bilancio consuntivo 2023 sarà sicuramente ben fatto, ma il ritardo nella sua approvazione, sicuramente attenzionato dal Prefetto, e l’accantonamento di circa 5 milioni e mezzo di euro per crediti di dubbia esigibilità non lascia tranquilli.

Ben venga quindi la collaborazione con la Fondazione Ifel per recuperare questa enorme mole di evasione tributaria. Vedremo cosa succede. Ma non ci pare che si sia partiti con il piede giusto se l’Ufficio tributi non è stato coinvolto nell’accordo con IFEL.
Seguiremo il lavoro della task force di IFEL, e poi vedremo quali scelte politiche farà l’Amministrazione De Lillis, perché in questo campo non occorrono decisioni populiste”.

Articolo precedente

INFERRIATA PERICOLOSA ALLA SCUOLA GRAMSCI DI APRILIA, M5S: “BENE LA MESSA IN SICUREZZA, MA COMUNE BOCCIATO”

Articolo successivo

“LE MAROCCHINATE DEL ’44”: IL DOCUMENTARIO PER IL DOVERE DELLA MEMORIA

Ultime da Politica